L'avvocato delle favole
Conte e quello che rimane dalle macerie dei cinque stelle, coinvolgendo il PD che oramai è succube della sindrome da Tafazzi, hanno organizzato una manifestazione contro il progetto europeo di difesa militare. D'altronde chiamarlo "riarmo" fa più effetto.
Meno male che questo qua è avvocato, figurarsi se era scemo. Il concetto di pace che espongono pare uscito da qualche fiaba per bambini con il classico dei finali "e vissero felici e contenti".
Di base qualunque popolo vorrebbe vivere in pace, ma l'uomo è la peggiore delle bestie e l'idiota di turno c'è sempre e costantemente in ogni periodo storico. In questo pare che gli idioti si siano dati appuntamento e ce ne troviamo più di qualcuno.
Per andare ad infilarsi in un tortuoso percorso come quello della guerra, per certo ci sono studi di fattibilità. Come abbiamo visto in quella russo-ucraina persino sbagliati e neanche di poco. Il fatto è che si mi ritrovo con un esercito che reputo efficace e il mio vicino è Giuseppe Conte, il quale vivendo nelle fiabe un esercito manco ce l'ha, non ci penso due volte ad invadere e prendermi la qualunque.
Dato che Giuseppe Conte non è l'unico vicino, ma ce ne sono altri, anche lontani, qualcosa succede, non fosse altro che invadere (cioè uccidere, stuprare eccetera) ti dispone come aggressore, cioè la parte sbagliata della storia per definizione.
Ma come detto sopra, siamo in un periodo storico pieno di cretini, e la "definizione" di cui sopra diventa "interpretazione". Si l'Ucraina è stata invasa, ma hanno provocato la Russia con una probabile richiesta di adesione alla NATO.
Il punto è proprio questo, far passare una provocazione non militare come una scusa valida per avvallare la guerra. L'ho scritto sopra, l'uomo è la peggiore delle bestie, se lo fa uno lo fanno tutti, la Cina potrà invadere Taiwan, eccetera, eccetera. Putin aveva uno sproposito di strade democratiche per ostare quella decisione. Ma quella era una scusa e siccome il vicino aveva un esercito scalcinato ha scelto la guerra.
E si arriva al piano di difesa europeo. L'Unione Europea, inutile girarci intorno, è stata facilitata dagli Stati Uniti. Allo stato delle cose di "unione" non ci sta nulla, figurarsi un esercito. Ovvio che quello americano avesse un ruolo importante, ma questo ha avuto dei costi.
Gli Stati Uniti per legge hanno spostato il default più volte, ed è chiaro che la cosa non potesse andare avanti ancora. Senza la copertura militare americana abbiamo un problema grosso quanto banale.
Tutto il territorio europeo può essere, ed anzi al 100% lo è, pacifista. Ma se ci sta uno che ti arriva davanti casa armato e con le peggiori intenzioni che fai? Gli mostri la bandiera colorata con scritto pace?
Di più, se quelli con eserciti ed armi decidono di sedersi ad un tavolo e prendere delle decisioni universali lo fanno e basta. Se tu non hai le "carte", come detto da Trump a Zelensky, a quel tavolo manco ti ci fanno avvicinare. In questo caso le decisioni hanno impatti economici rilevanti e per giunta nessuno ha mai sparato un colpo.
Basta aprire un libro di storia scolastico e il racconto degli ultimi duemila anni è una sequela infinita di guerre. Conte e il suo mondo fiabesco credono di cambiare la natura umana, per altro le echo delle sue gesta manco sorpassano i confini nazionali. Oltre al grottesco si aggiunge il ridicolo.
Ma nel mondo delle favole tutto è possibile, anche scambiare l'orco per la principessa.

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"Tutto il territorio europeo può essere, ed anzi al 100% lo è, pacifista. Ma se ci sta uno che ti arriva davanti casa armato e con le peggiori intenzioni che fai? Gli mostri la bandiera colorata con scritto pace?"
Esatto, ma ci basta aprire il becco illustrando la sicura catastrofe portando avanti un atteggiamento del genere (se un criminale tira fuori un coltello, credono di fermarlo recitandogli la Zacinto di Ugo Foscolo) che subito il politically correct ci accusa di nazifascismo. È la moda del momento.
!BEER
Finchè si crede che qui da noi non succederà nulla, ovvio che questi fanno i pacifisti.
Ah, ecco,dunque si tratta sempre del solito sguardo unicamente al proprio orticello: che gran traguardo.