Non c'è giustizia... - 3° parte


Immagine CC0 creative commons

Questa tradizione del poker familiare tra amici si protrasse per alcuni anni, durante i quali eravamo in 6-7 persone che giocavamo con una certa rotazione, ricordo perfettamente che dopo un periodo di rodaggio iniziammo a riservare una percentuale del 15% sulle vincite a favore della costituzione di un fondo per creare un salvadanaio con il quale finanziare una cena comune, e dopo circa un'annata circa di gioco andammo simbolicamente a rompere il salvadanaio in una cantinetta, in quel periodo c'erano dei lavori di ristrutturazione del Ponte di Tiberio, per cui parcheggiamo nella zona di San Giuliano per andare in pieno centro storico a piedi, l'attraverso del famoso ponte romano poteva avvenire all'epoca unicamente a piedi, in fila indiana, perché il passaggio era veramente stretto, proprio a questo ragazzo venne in mente di fare uno scherzo, al personaggio più caratteristico di quel sestetto, un altro ragazzo che non era un mangione, bensì un autentico divoratore di pietanze, che si ingurgitò una quantità impressionante di cibo, il tutto condito dalla consumazione personale di una bottiglia di vino rosso, anche noi a livello di bere non scherzammo affatto, in quanto le restanti 5 persone consumarono altre 3 bottiglie complessivamente parlando...

Era pieno inverno, seppur fosse quel freddo rigido e tagliente che gelava il fiato, ci venne in mente di fare uno scherzo al super mangione, lo avremmo messo in mezzo al sestetto, orientativamente in 3°, 4° posizione, io dietro di lui, e mentre i capofila avrebbero rallentato l'andatura proprio in occasione dello stretto passaggio di attraversamento del ponte, avrei tentato di fare qualche goccio di pipì nelle scarpe o pantaloni del mangione, erano piccole stronzate che si facevano tra ragazzi, nulla di più...

Il piano sembrava perfetto, l'unico problema, teoricamente, era fargli prendere quella posizione e sperare che io non facessi cilecca, che riuscissi a orinare un po', giusto poche gocce e nulla di più, sarebbero bastate per farci fare una grassa risata, ma tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo il mare, ma non restava altro da fare che provare effettivamente a mettere in pratica il tutto, non era assolutamente facile con quel freddo secco tirare fuori l'uccello e tentare al volo di fare un po' di pipì in giro...

Era indisciplinato, il ragazzo protagonista, che per comodità di narrazione chiamerò d'ora in poi Pinco Pallino, si mise al 1° posto, ma il mangione si infilò in 2° posizione, addirittura voleva stare davanti, quasi avesse percepito la nostra intenzione di combinare una marachella, ma alla fine si posizionò dietro a Pinco, e io logicamente in 3° posizione, tentati subito un primo approccio, ma fu infruttuoso, si era pure girato, sfarfugliava qualcosa il mangione, di incomprensibile, al mio indirizzo, noncurante di quello che stesse dicendo, feci un 2° tentativo, dove 2 micro gocce di pipì finirono effettivamente su una sua scarpa, ormai il dado era tratto, per cui mi feci coraggio e il 3° e ultimo tentativo si rivelò vincente, un piccolo zampillo dorato si stampò contro la parte posteriore del pantalone, sulla gamba di destra, ma il mangione non si accorse di nulla, si girò unicamente perché mi sentì molto vicino, e come se niente fosse mi apostrofò per ben altri motivi...

"Che cazzo hai avuto, eehhhh merdone, hai scoreggiato?!?!"

Continua...



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