La beatificazione anche no...

Ci sono situazioni in cui bisognerebbe, forse, avere un occhio di riguardo, un po' di tatto, ho detto forse, perché se questo fatto è vera in taluni frangenti, in altri anche no, come il caso della beatificazione forzata, ma cosa voglio dire con questa affermazione?

Probabilmente ho pagato con mancate preferenze la mia uscita lunga, in occasione della mia partecipazione al Contest Unto&Bisunto, nei confronti di un certo Zeffirelli, io non l'ho mai sopportato finché era vivo, anzi, mi stava veramente sul cazzo, odioso, e mi fermo qui, perché di appellativi gliene potrei affibbiare una quintalata abbondante, lo cito unicamente per il fatto di ricollegarmi al concetto che voglio esprimere, con il termine di beatificazione forzata, giusto per dire che se uno ti sta sulle palle da vivo, non vedo per quale motivo lo si debba per forza rivalutare da morto, si stava sul cazzo prima, da morto sarà una testa di cazzo in meno in giro...

Liberissimi di avere la mia stessa idea o meno, ma la morte, in parecchi casi, a mio modesto avviso e per il modo di pensare, non deve essere una sorta di scusante per migliorare la reputazione di una persona, quella che era rimane, se era una grande persona, purtroppo si perde l'operato di un benefattore, se era una testa di cazzo, sarà fortunatamente una in meno in giro...

Anni fa ormai è morto il compagno della mamma di quella con cui vivo, sono piuttosto allergico a chiamarla con un altro appellativo, per motivi che ormai sono ovvi a Voi, cari colleghi di Hive, è un soggetto molto particolare, non voglio inizialmente dargli degli appellativi, perché voglio analizzare una frase che in questo periodo, fino a un paio di anni fa, quella bamboccia della sua mamma tirava fuori, in occasione soprattutto delle festività natalizie, che più o meno suonava all'incirca così, la diceva con una faccia, con un'espressione, che pareva stessero per scendere gli angeli da cielo, lei che fino a pochi mesi prima della sua morte lo apostrofava un giorno sì e l'altro pure...

"Pinco Pallino era però buono..."

Ora, che non fosse una cattiva persona questo era poco ma sicuro, ma da qui a dire che fosse una buona persona ce ne passa di acqua sotto ai ponti, perché era anche lui parecchio testa di cazzo, non si potevano fare, ad esempio, discorsi sul calcio e sulla politica, perché qualsiasi cosa una persona dicesse in questi ambiti, lui aveva sempre qualcosa da ridire, con un modo di fare, con un'aggressività verbale, che ti veniva voglia di mandarlo a fare in culo ogni volta che lo vedevi, un muso, un ghigno che non vi dico, di cosa si poteva parlare con lui?

Del tempo, di cose generiche, sul vago, in generale, senza mai approfondire, senza mai scendere nei particolari, senza mai dire una parola in più, sempre meglio una parola in meno, piuttosto che innescare una sua potenziale reazione, non che non lo si potesse contrastare, come ho fatto effettivamente alcune volte, ma andare a litigare per delle stronzate anche no, solamente che ti stava sul cazzo dover cedere, quando si sa di avere le proprie ragioni da spendere, e le stessa tiritera l'ho intravista domenica sera, quando ero a mangiare a casa di sua figlia, e c'era dietro, come zavorra e palla al piede, anche la vecchia baldracca, che sarebbe poi la sua mamma, nonché la nonna in questione, il perché le ho affibbiato questo appellativo ve lo dirò la prossima puntata...