I giovani preferiscono l'Ai agli amici

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Parlo spesso, quì sul mio blog, di come le interazioni umane si stiano riducendo all'osso, con numeri da paura che peggiorano di anno in anno, sembra che le interazioni con altri esseri umani stanno diventando sempre più ingombranti, fastidiose da sopportare, mentre la tecnologia, sul computer di casa o magari sullo smartphone in tasca, sembra sempre avere la risposta pronta, una parola di conforto, un consiglio che possa cambiare la situazione.

Perchè, infatti, andare al bar a parlare di calcio mercato o del rigore dato/non dato alla Juve, oppure andare a parlare con le amiche dell'ultima puntata del programma della De Filippi, quando si può intavolare un discorso filosofico con ChatGPT: "ChatGPT, spiegami il significato della vita!".

Vi immaginate se fate la stessa domanda ad un amico, un parente , un collega: probabilmente penseranno che siete completamente impazziti, e chiameranno qualcuno per farvi fare un TSO in psichiatria.

Ammettiamolo, dai, le interazioni con le persone sono quasi tutte di una superficialità e banalità disarmante, con l'argomento principe quello dei soldi, e poi magari la politica o lo sport, ma tutto trattato in modo molto blando, anche testando quale potrebbe essere l'opinione del nostro interlocutore, perchè si sa, in questa epoca "woke" è molto facile offendere le persone, basta avere un'opinione diversa su un qualche argomento che si finisce per essere additati come il Nuovo Hitler, e questa paura ha chiuso ancora di più le persone che, pur di non litigare, preferiscono non esprimere le proprie opinioni, e magari correre a casa per sfogarsi sui social.

È interessante questa statistica, che vi ho messo in copertina, della ATUS (American Time Use Survey), un ente governativo americano che conduce statistiche su come i propri cittadini passino il proprio tempo.

E sembra proprio che, i giovani adulti, preferiscono stare insieme a qualche device tecnologico, invece di stare con i propri amici : si è passato da una media di circa 12 ore passate insieme a settimana nel 2003, a circa 5 nel 2024.

Data spartiacque, senza dubbio, è il 2020, inizio della pandemia Covid, un altro pesante macigno sui rapporti umani che sembra aver inclinato ancora di più la fiducia verso gli altri, e aumentato la dipendenza verso il web e la tecnologia.

La pandemia covid è stato un evento che, con il suo distanziamento sociale e la didattica a distanza, la mascherina a coprire il viso e le imposizione mediche, e il contrasto pseudo-ideologico tra pro-vax e no-vax ( ermini coniati dai chi era al potere), ha impattato fortemente sulla fragile mente dei ragazzini, molti dei quali hanno passato alcuni degli anni più formativi del loro carattere da soli in una stanza davanti ad uno schermo, e questo ha provocato dei traumi forse irreversibili, o che , perlomeno, molti non vogliono affrontare.

Nel 2023 , come potete vedere nel grafico, c'è stato un piccolissimo rimbalzo, ma nel 2024 si registra un ulteriore peggioramento che sembra riportare i dati agli stessi valori del biennio 2021-2022.

Come mai questo peggioramento? Potrebbe coincidere con la diffusione della Ai, e soprattutto dei Chat Bot?

Questa dipendenza crescente verso l'Ai, sia nei ragazzi che negli adulti, sta rivelando aspetti profondamente problematici: sempre più persone confessano di sentirsi perse quando ChatGPT smette di funzionare, incapaci persino di decidere cosa mangiare senza consultare l’AI, come se la capacità di pensare autonomamente fosse lentamente svanita.

Ci si chiede dove siano finiti i giorni in cui pensavamo con la nostra testa, e cercavamo l'interazione con gli altri per risolvere i problemi, e la risposta sembra essere che sono stati spazzati via da una tecnologia che è una soluzione a problemi che, secondo alcuni, sono stati creati dagli stessi CEO delle aziende tecnologiche che ora ce la vendono.

Grazie dell'attenzione e alla prossima.

Immagine di copertina di proprietà di ATUS



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Non cambierei nulla del parlare con le mie amiche, ne ho bisogno, per truccarmi, per parlare di cose da ragazze. A volte uso la tecnologia, ma per studio, ma ho visto casi di ragazzi che non ti guardano nemmeno in faccia quando hanno un dispositivo in mano, che tristezza per loro.

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Sono contento per te, la tecnologia ci deve essere di aiuto, ma non sostituire completamente le persone !

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L'età degli adolescenti non è facile, fra contrasti, noia con la società che ignora, bullismo ecc... Un chatbot non ti bullizzerà mai, non starà mai a litigare, ti asseconderà, ti coccolerá... E di sicuro un chatbot non è un maranza che ti pesta appena ti vede... Hanno introdotto qualcosa che semplifica i rapporti e i ragazzi ne sono attratti

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Beh, è vero, non è che il mondo "reale" sia tanto bello, ma quello digitale presenta delle insidie nascoste che magari un adolescente non ha la maturità di riconoscere.

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Il guaio vero non è tanto l'ignorare i coetanei adolescenti (cosa che in un paese come il vostro fatto a caste nei fatti, anche se non sulla carta, non è certo la peggio cosa), quanto andare a casa dei nonni senza manco dire ciao. Si va a trovare la nonna senza neppure guardarla in faccia durante tutto il tempo perchè lo schermo del trastullotto è più fico da vedere). L'ho visto fare ai miei nipoti e cosa ancora più incredibile ma vera, pure ai loro grandi, grossi e vaccinati genitori. Il cellulare vince sempre🤣. Comunque sotto certi punti di vista era peggio negli anni novanta, quando neppure ancora ci si sognavano i cari vecchi Motorola antidiluviani e l'unica maniera per ignorare i coetanei (spesso bulli) era diventare autentici topi da biblioteca. Dal punto di vista della scala sociale meglio allora che ora, ma il risvolto negativo stava nel fatto che il bullismo veniva ampiamente tollerato, direi quasi incoraggiato. Per maranza suppongo che significhi magrebino (ho visto usare il termine parecchie volte online e intendevano indicare i nordafricani).

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Nella società di adesso i genitori sono la rovina dei figli che fin da piccoli per tenerli buoni li schiaffano al cellulare così non rompono le scatole...

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Ma pure gli stessi genitori hanno un gran rapporto affettivo con i propri trastullotti...

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Ciao.

Penso che l'intelligenza artificiale sia molto utile per velocizzare molte cose, ma nel mio caso non passo molto tempo con l'intelligenza artificiale. Tuttavia, mi piacerebbe incontrare o chattare con bot intelligenti perché sono curioso di scoprire l'esperienza.

Bel post, amico mio.😀

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E di che stupirsi? Vanno a casa della nonna che si e no salutano per poi non rivolgerle più manco la parola (altrimenti sprecano tempo da dedicare al beneamato trastullotto😆) e dunque cosa dovrebbero aspettarsi gli amici?
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"Perchè, infatti, andare al bar a parlare di calcio mercato o del rigore dato/non dato alla Juve, oppure andare a parlare con le amiche dell'ultima puntata del programma della De Filippi, quando si può intavolare un discorso filosofico con ChatGPT: "ChatGPT, spiegami il significato della vita!"
Però no, dai, il programma di Maria de Filippi anche nooo, a sto punto meglio chatGPT che ci vuol nulla a diventare più furbo di tutta la monnezza che passa in TIVVÚÚÚ🤣
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!LOLZ

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