trentadue ore
Lavoreremo un giorno di meno essendo pagati un giorno in più
Più o meno questa nefasta frase, pronunciata da un personaggio politico italiano al fine di indorare la pillola dell'europa. Come sappiamo la frase si è realizzata al contrario, si guadagna un giorno in meno rispetto ai 5, e spesso si lavora pure uno in più.
Ma oggi c'è un altro grosso totem che brilla di luce propria, l'intelligenza artificiale. In alcuni contesti ha già mietuto le sue vittime sotto forma di licenziamenti, in altri ha prodotto il contrario. Come sappiamo sul tema ci sono visioni parecchio contrastanti, tra chi tira in ballo gli effetti della rivoluzione industriale dell'ottocento, per cui certo alcune professioni sono scomparse, ma altre sono nate. A quelli che vedono il catastrofismo assoluto.
La cosa poi assume altri toni, specie se si collega l'argomentazione della AI con la robotica umanoide. Altro passaggio cruciale, meno attenzionato mediaticamente, ma che sta facendo in fase complementare con il primo, passi in avanti piuttosto considerevoli.
In questo caso la AI esce dalla sua dimensione astratta e si infila nel mondo reale. Pensiamo a determinati lavori molto pericolosi, dentro vasche di acidi o situazioni dove il pericolo è presente e non prescindibile. Un robot che potesse fare le stesse cose di un uomo sarebbe una evoluzione, anche sociale, come risposta alle morti bianche.
Quindi la tematica di una invasione di campo di questi oggetti e soggetti è qualcosa di imprescindibile come dibattito pubblico. Anche perché se lasciamo in mano alle società private, loro la soluzione l'hanno già in tasca. Licenziare.
Una soluzione alquanto miope, perché poi il prodotto e il servizio chi lo compra, se il mercato va in stagnazione o peggio in recessione. Causa mancanza di soldi per tenercelo in piedi quel famigerato mercato...
Il CEO di SalesForce dice che già oggi il 50% del loro lavoro è svolto, o potrebbe esserlo, dalla AI. E molte altre Tech Company non a caso stanno licenziando, e oramai non è più l'onda lunga dell'inflazione. C'è sicuramente dell'altro, appunto, la AI.
Sull'argomento il senatore degli Stati Uniti, Bernie Sanders, ha proposto una riduzione sostanziale del tempo di lavoro, con lo stesso stipendio.
Quattro giorni alla settimana senza tagli di stipendio. La motivazione concettuale deriva proprio da quanto espresso dal CEO di SalesForce, se la AI ci mette il 50% del lavoro, il risparmio deve essere redirezionato al lavoratore con un giorno in meno (e teoricamente un giorno in più per spendere soldi, o far girare il mercato). Il tutto andando alla pari teorica, senza gravare su scompensi verso un sistema capitalistico che oggi è parecchio in affanno.
Questo però deve essere recepito per tramite di leggi, oserei dire universali, perché il CEO di un'azienda qualsiasi vede il taglio del 50% dei costi dovuti alla forza lavoro, senza perdere teoricamente nulla sulle entrate. Anzi forse pure aumentandole. Una situazione non solo troppo ghiotta, ma persino mandatoria perché se il tuo rivale attua questa risoluzione, tu sei spacciato in partenza.
Il problema è che la politica è troppo impantanata e lenta nel muoversi. Figurarsi in questo caso dove il dibattito pubblico praticamente non è neanche partito. Nel frattempo, il settore viaggia a velocità siderali, e c'è il concreto rischio che almeno i nomi più grossi si stiano già allineando a questo modello, molto prima di una ipotetica legge.

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Devo dire che io faccio davvero molto straordinario ad oggi. In realtà quando mi capita il weekend lungo rinasco. Io ci starei a lavorare su 4 giorni ad esempio 9 ore, anche con un po' di soldi in meno. In alcune nazioni europee lo hanno fatto e funziona molto bene. Ma il tuo post verte sul fare all'italiana, cioè solo un taglio salariale, effettivamente non so se noi saremmo capaci di gestire questa cosa.
già oltretutto pensavo che il trucco per aggirare la legge ci sarebbe. Una volta che il personale esce non ne assumi di nuovo, alla fine sul medio termine ottieni una diminuzione del personale arrivando allo stesso risultato. La questione è grigia, forse, ma solo forse, noi due la svanghiamo, ma di certo i giovani no.
Lo spalmamento delle attività funziona fino a un certo punto ed è una pratica comune (schifosetta direi) ormai da tanti anni. Il problema è nell'automazione dei processi (cioè sostituire la forza umana con macchine automatiche e adesso anche con AI). Lì è proprio un taglio netto. Riguardo allo svangarmela, io ormai non ci credo più. Mi sono fatta la, maternità, la NASPI per ristrutturazione, ottomillanta contratti a tempo determinato e sto a regime contributivo totale (considerando che non credo di arrivare all'età pensionabile se continuo con questo grado di stress).
Adesso sto cercando di vedere se qui riesco a creare un piccolo paracadute mensile, ma mi sta salendo lo stress di come porterò fuori gli hive e di come dovrò pagar le tasse, che sto leggendo ma mi sembra complicato 😅
Un abbraccio
tecnicamente non è complicato, puoi andare su Binance convertirli e da li fai li bonifico sul tuo conto. Come dici però pagare le tasse è un casino, perché devi trovare un commercialista che l'anno dopo si smazzi la questione e i potenziali casini. Del tipo, come ci sono arrivati quegli hive su binance? domanda che ha una risposta tecnica, ma che lato statale pone la seconda domanda. Avevi degli hive e non li hai dichiarati. Per altro come, visto che non un exchange, ma nell'ultimo giro avrebbero messo pure i wallet, compresi i cold-wallet. Insomma, questo governeo non vuole che turlupiniamo con le cripto, pare chiaro.