Cosa è il Risparmio?



Immagine realizzata con Canva

*Da tempo desidero provare a mettere ordine le idee, le convinzioni e i principi che ho sviluppato fino a qui nella mia vita in campo economico. Non si tratta di insegnamenti o consigli (non credo di avere le competenze ne tantomeno le autorizzazioni necessarie), ma di una fotografia della mia esperienza. Scriverle mi aiuta a riordinarle e cercare di dare una forma e una struttura. La speranza è che possa essere utile a chi legge, così come lo è per chi scrive. Benvenuti sui miei Appunti Personali di Finanza. Cominciamo!*

Non posso negare di aver ricevuto fin da bambino una forte educazione legata al denaro. Il sacrificio con cui si guadagna, l'importanza di saperlo gestire con cura e l'attenzione a non sperperarlo. Il classico "i soldi non crescono sugli alberi", insomma.
Non posso nemmeno negare che invece di soffrirlo (a parte rari casi da bambino), sono rimasto sempre affascinato dal concetto di risparmio. Per capirci, le storie che preferivo su Topolino erano quelle che coinvolgevano Zio Paperone e quando mi arrivava una paghetta la mettevo subito tutta da parte. Se, però, lo Zione Disney era l'archetipo del taccagno, io vivevo il risparmio come un'esercizio piacevole votato ad un obiettivo futuro. Quindi, non l'accumulo di denaro fine a se stesso ma, piuttosto, una sua gestione oculata dettata da un fine. Voglio quindi mettere un paio di punti fermi sulla definizione di risparmio e precisare alcuni dettagli con cui mi sono spesso scontrato confrontandomi con gli altri nella vita di tutti i giorni.

Dal dizionario Treccani, il risparmio è:

(Una) Quota di reddito che non viene consumata nel periodo in cui il reddito stesso viene percepito, ma che viene accantonata per essere utilizzata in futuro.

Da questa definizione, possiamo isolare le caratteristiche che identificano il risparmio:

  • E' una quota del reddito, quindi serve avere una fonte di reddito. Non importa quale sia la natura: lavoro dipendente, lavoro autonomo, un' elargizione, un' eredità o soldi trovati per terra. Una percentuale non definita di questo denaro può essere assegnata a risparmio. E' interessante notare come il focus venga posto sull'avere una fonte di reddito, una entrata. Spesso nel sentire comune, ci riferiamo al risparmio come una riduzione di costi piuttosto che ad un accantonamento delle entrate. Negozi, supermercati, pubblicità varie ci tempestano di formule di risparmio, ma riferendosi sempre a quanto una cosa costi meno. La definizione invece parte dal nostro reddito, cioè da quanto guadagnamo. Una prospettiva ben differente.

  • Non viene consumata nel periodo in cui viene percepita. Questa è l'essenza del risparmio e forse l'elemento più strategico. Non consumo parte del reddito ma lo accantono. Prendo la decisione di togliere una parte delle risorse finanziarie ai miei consumi. Capire quanto e quando è una scelta personale dettata da molti fattori, ma assolutamente consapevole e ponderata.

  • Viene utilizzata in futuro. Spesso il risparmio viene percepito come una rinuncia, un peggioramento del nostro tenore di vita che non verrà mai più recuperato. Perché dovrei rinunciare alla una cena fuori? Perché non dovrei comprarmi l'ennesimo paio di scarpe? Questo punto della definizione parla chiaro: la compensazione avverrà nel futuro, quando utilizzeremo il denaro accantonato per uno scopo. Quale sia, sta a noi deciderlo.

La definizione ci mostra come, di fatto, il risparmio sia uno strumento per uno scopo. Accantono oggi parte di quello che guadagno per potermi permettere qualcosa un domani.
Da qui, però, si aprono tante nuove domande. Quanto accantono? Per quali motivi vale la pena? Come è meglio accantonare? Che rischi corro? Tutti argomenti per futuri Appunti Personali di Finanza.

Appunti Personali di Finanza vuole essere una raccolta di contenuti scritti per me stesso e basati sulle mie esperienze. Non sono consigli di investimento perchè non ho alcuna competenza per darne. Considerateli per quello che sono: parte di un blog personale. Se vi piacciono e volete lasciare un commento mi fa piacere.

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Ottimo argomento sig Guareschi! Il risparmio secondo me deve avere 2 serbatoi. Un serbatoio del risparmio è quello che si usa per contrastare eventi della vita inaspettati (incidente in macchina, rottura tubazioni idrauliche di un bagno, ecc… ecc…). L’altro serbatoio deve essere quello destinato agli investimenti quando arrivano occasioni sul mercato (appartamento in svendita, calo esrremo del valore di BTC, ecc… eccc)

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Siamo nell’ambito degli scopi Sig. Massari. E sono entrambi scopi, a mio personale avviso, ragionevoli. Ma che portano con sé alcune domande.

Il mio desiderio è di arrivare un giorno a parlare anche di quello, ma ci vorrà del tempo. Con questo post ho mosso il primo passo di una lunga camminata.

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Ottimo! Sarà un piacere avere questa lunga conversazione tramite HIVE sull’argomento risparmio

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