RE: Le quattro attività, che Hive mi consente di fare, che preferisco - (ITA/ENG) - The four activities, that Hive allows me to do, that I prefer
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Il Sudafrica, per la verità, è l'unico BRICS che non ho idea di come sta messo, ma la Cina è andata oltre da anni, bannando direttamente le criptomonete (fatto tra l'altro curiosissimo, dato che i paesi asiatici figurano i più grandi utilizzatori). Infatti avrai notato che quasi nessun cinese si cimenta con i task online (se non sbaglio, infatti, la Cina dovrebbe stare nella stessa barca dell'Albania, dove nessun processore di pagamento sulla falsariga di paypal offre alcun servizio e allora in questi casi la popolazione o lavora nei confini territoriali o fa prima a espatriare). In questi posti, se avrai notato, ci imbattiamo in parecchie nazionalità, ma quasi mai si fanno vivi cinesi. Un mio collega indiano sceglie paypal tutte le volte che può, pur con tutti i difetti del processore. Se guadagna 5 dollari in un forum e lo pagano in cripto, deve versare il 30% di sole tasse (vedere se deve pure pagare un commercialista per la rogna burocratica e allora gli viene a costare dieci volte di più, a occhio e croce, dei 5 dollari guadagnati del forum). Nel mio paese, dacchè si parlava di impeachment al governo soltanto tre mesi fa, le banderuole che nelle elezioni statali avevano fortemente favorito il candidato di destra, gli hanno fatto già perdere il 10% dei consensi (immotivatamente, sembrerebbe o forse non sia mai ci sia di mezzo la strizza della prossima riforma pensionistica che l'attuale governo, sia pure a fronte di millemila difetti, non si sognerebbe mai di metterla in atto). Dunque alle prossime elezioni è probabilissimo che questo governo faccia il bis (in tal caso si potrebbe concretizzare il ban delle criptomonete come in Cina e in Bolivia, paese per il quale questo governo insiste per fare entrare in Mercosur). Non l'avrei mai detto, ma è dall'anno scorso che sto facendo un pensierino per levare le tende da qui (la mia migliore amica si sta pure muovendo per raccogliere tutte le info che mi servono per le GPS, qualora non mi riesca di stabilirmi in Portogallo), ma peccato che purtroppo si devono prima verificare quattro o cinque condizioni.
!BEER
Ammetto, in tutta onestà, di non conoscere in maniera molto approfondita la situazione dei paesi di cui hai parlato, seppure, da una conoscenza superficiale, sapessi che le cripto, in alcuni degli stessi, non avevano vita molto facile, anche se sono abbastanza certo del fatto che si continuino ad utilizzare comunque, visto che, volendo, le possibilità esistono, anche se magari si corrono dei rischi.
In realtà, infatti, fondamentalmente i rischi peggiori, per assurdo, li corrono proprio quelli che fanno tutto alla luce del sole e, di conseguenza, nel tentativo di rientrare, in tutto e per tutto, nella legalità, si ritrovavano tartassati in maniera a dir poco soffocante.
Con questo non intendo certo dire che faccia bene chi si muove nell'illegalità, ma diciamo che quantomeno lo comprendo, visto certe situazioni, soprattutto se poi lo stesso si trovi ad affrontare condizioni di vita per cui si è costretti a comportarsi in questo modo.
In maniera molto netta, invece, condanno chi utilizza l'illegalità per effettuare transazioni decisamente molto più importanti di quelle che magari vedono coinvolte persone come te, o comunque comuni, che semplicemente tentano di arrabattarsi per tirare a campare, per spostare proventi che arrivino dalla criminalità.
Questo, purtroppo, è il paradosso di questo mondo, ma in realtà non solo di questo, dove, come al solito, a farla sempre franca, spesso e volentieri sono sempre i soliti, a discapito di chi, invece, vorrebbe solamente sfruttarlo per aumentare i propri introiti e superare le difficoltà della vita.
Il discorso ovviamente sarebbe molto ampio, e trascenderebbe dalle mere cripto per andare a toccare mille altri argomenti, e finire addirittura in filosofia, senza comunque portare a un qualche risultato, quindi non mi va neanche di intraprenderlo.
Per quanto riguarda, invece, il tuo eventuale trasferimento, cerca di valutare con attenzione cosa ti convenga fare, alla luce di tutti i pro e tutti i contro che lo stesso comporterebbe.
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Lo so, lo so, me ne rendo purtroppo conto. In questo momento sarebbe impensabile. Tempo fa avevo infatti pubblicato un articolo riguardante le tre principali condizioni che si devono verificare, tralasciando la quarta (che ancora non avevo troppo chiara), che comunque da sola sarebbe in grado di abbattere due delle tre (quella sulla malattia infiammatoria cronica a rendere indesiderabili i viaggi aerei di lunga percorrenza purtroppo no, per forza di cose).
!BEER
Ammetto di non aver letto, o almeno non mi ricordo di averlo fatto, l'articolo sulle condizioni di cui mi hai accennato, e quindi mi riesce dura a valutare la tua situazione, che poi, fondamentalmente, conosci solo ed esclusivamente tu, ma certamente la quarta, ovvero quella della tua malattia infiammatoria cronica, complica non poco le cose.
Resta solo da comprendere se il problema siano i viaggi aerei, o se il problema sia piuttosto la lunga percorrenza, magari perché ti porterebbe distante da possibilità di accedere a interventi Medici.
Se il problema fosse il volare, si potrebbe eventualmente optare per altri mezzi, tipo, eventualmente, una nave, anche se ovviamente, in quel caso, i tempi si allungherebbero parecchio, e diventerebbe fondamentale tenere adeguatamente di conto la seconda ipotesi, ovvero se a bordo ci possa essere un adeguata assistenza medica che possa seguirti in caso tu ne avessi necessità.
Situazione non certo facile, effettivamente...
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No, aspè, aspè...il volare di per sè non c'entra e la quarta circostanza non ha nulla a che vedere con la salute (dicevo solo che la quarta può abbatterne due e quindi da sola mi permetterebbe di levare le tende anche se non si verificano due delle tre alle quali avevo accennato, una di queste la malattia appunto, ma purtroppo l'ultima circostanza non è in grado di bypassare la questione salute per forza di cose, anche se può bypassare le altre due che non hanno a che fare con malattie). La quarta circostanza, neppure l'avevo menzionata nell'articolo, non avendola ancora del tutto chiara.
Ora, la questione dei viaggi aerei a lunga percorrenza sta negli orripilanti alimenti che sono usi servire in aereo e se soffri di più di un'allergia ti attacchi perchè ti garantiscono al massimo pasti privi di un solo allergene. Ti faccio l'esempio classico del celiaco che è pure intollerante al lattosio (come mia cugina e il nostro collega Riccardo). Può chiedere i pasti senza glutine (sempre e quando la compagnia aerea li prevede, se no questi passeggeri rischiano pure 48 ore di digiuno, a causa dei numerosi scali post-covid che hanno allungato vergognosamente i viaggi intercontinentali), ma non anche senza lattosio. Fatto sta che le compagnie aeree soffrono di emerite deficienze da denuncia (c'è stata pure una compagnia che non ricordo quale, che non accettava disabili costretti a sedie a rotelle di una certa grandezza o qualcosa di simile, fatto accennato da un amministratore nel cugino), per non parlare delle ristrettezze aeroportuali che hanno già costretto passeggeri celiaci a gettare nell'immondizia i loro alimenti senza glutine perchè proibito portarsi dietro pasti non serviti sopra l'aereo o non comprati nei duty-free o bar dell'aeroporto di turno. Ora, non sono celiaca, ma purtroppo soffro di una malattia infiammatoria cronica intestinale più una oscena intolleranza al glutine che mi causa simili sintomi a quelli che colpiscono mia cugina quando per sbaglio casca una briciola di pane nel suo piatto e lei non se ne accorge. Con il lattosio me la posso ancora cavare (purchè me ne stia bene alla larga dal latte di mucca, formaggi grassi non adeguatamente stagionati e cremine di qualsiasi genere e specie), ma non con i condimenti con i quali in aereo hanno la pessima abitudine di infarcire i pasti. Vagonate di condimenti, purtroppo, che per la mia malattia infiammatoria cronica risultano devastanti anche in mancanza di glutine.
In nave, per carità: il viaggio durerebbe tre settimane e i buffet dei pasti sono perennemente contaminati con il glutine.
Insomma...😖
!BEER
Beh, direi complicanze non da poco che rendono il viaggiare decisamente complicato e, di conseguenza, sicuramente complesso valutare un trasferimento come quelo a ui stavi pensando.
Ammetto, tra l'altro, che non ero a conoscenza di tutte le assurde situazioni, e problematiche varie, in merito al cibo, delle quali hai accennato, che rendono il viaggiare una vera odissea, per chi soffre di certi disturbi.
Infatti giusto stamattina mi sono ricordata di una signora che avevo conosciuto dalla parrucchiera tanti anni fa: celiaca e pure allergica all'uovo (una combinaziona micidiale, molto peggio della mia IBS, dato che l'uovo è ovunque e la maggior parte dei celiaci finisce prima o poi per diventare comunque intollerante al lattosio). Se questa signora dovesse prendere un aereo per lunga percorrenza, si ritroverebbe molto ma molto a mal partito (quando si tratta di celiachia e aggiungiamoci pure l'allergia all'uovo, ma manco il salicilato di bismuto ne può). Per potermi trasferire dovrò scegliere compagnie aeree e percorsi dove non obblighino a gettare gli alimenti per allergici e portatori di MICI. Se dovesse riuscirmi di procurare il salicilato di bismuto dovrei, spero, essere a posto, purchè me ne stia lontana da glutine, latte di mucca e margarine.
Cosa comunque non facile temo, anche se non mi sono mai dovuto confrontare con simili problematiche, fortunatamente...
Mi auguro proprio che, se e quando tu dovessi decidere realmente di trasferirti, magari le cose siano un po' cambiate e ti riesca un po' più facile il tutto...