Start writing letters again!

“Writing a letter is one of those things you only do with people you really care about.”
SERGIO MARCHIONNE

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I've always thought about it and, in reality, this idea of ​​mine could also be realized simply by writing our thoughts and notes in a pen on a diary; Of course, if we had someone to carry on an epistolary relationship on paper with, it would really be the best!

I think back to when I was a teenager, we wrote letters to each other with our summer friends; only those who have tried it can understand how beautiful the feeling was of writing, sending and then waiting for the response.

It was wonderful to imagine the friend's face as he received the letter, opened the envelope, started reading and smiled.
I imagined that after reading it, with pen and paper he would begin to write a response, thinking of us and of the past, always cheerful and smiling and perhaps a little nostalgic.

Yes, at the time we had coin-operated telephones, but with some you were too far away, perhaps even on different continents and in any case even a simple long-distance call cost a lot more than a phone call to someone who was in the same city as you.

Surely the best part was waiting for the postman to bring the reply letter, you spent the days wondering, who knows when he will reply; when the letter finally arrived it was a joy, you read it and reread it, dwelling on the most beautiful thoughts.

Usually these correspondences were the consequence of a friendship or even a summer love, we exchanged addresses at the end of the summer and then awaited, by writing to each other, the moment in which we would hug each other again the following summer.
The emotions we felt were beautiful and truly unforgettable memories are linked to them.

Whether it was a love or a friendship, waiting was a great emotion which, nowadays, has practically disappeared; it is rare for a child or young person today to expect joy but this also applies to many adults in truth.

Letters were then a means that was also used perhaps with close friends, they were written to confide something to a friend or classmate, perhaps to apologize or to tell things that one could not say in person or on the telephone; letters were exchanged between engaged couples but also between brothers and sisters.

The letter was also the means used to express closeness to someone dear to us in a particular moment of pain.

Talking to some of my younger friends I discovered that some of them have never written a letter; maybe someone did it for work reasons or bureaucracy, but always very few given that e-mails reign supreme today.

Writing by hand, however, is a completely different thing, handwriting is something that distinguishes us and a bit like a fingerprint; I recognize the handwriting of my parents or my wife.
If I try hard, I think I would be able to recognize the handwriting of my classmates, friends and maybe even teachers; maybe not for everyone but for those to whom I am most attached and fond, certainly yes!

Well now I'll say goodbye, as usual it's getting late and Reny and Samuele are waiting for me in bed.
Tell me if you like what you think about this letter writing thing, did you do it? Would you like the idea of ​​starting to write letters again, at least every now and then?

Of course, always thank you for the time you dedicate to me.

I hug you!

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“Yes, I too was born among men. I had never seen the Jungle. They passed me food from behind bars in an iron container until one night I felt that I was Bagheera, the Panther, and not a toy for men, and I broke the stupid lock with my paw and went away; and because I had learned the wiles of men, I became more terrible in the Jungle than Shere Khan.”

“Scrivere una lettera è una di quelle cose che si fa solo con le persone alle quali si tiene veramente.”
SERGIO MARCHIONNE

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Ci penso da sempre e, in realtà, questa mia idea si potrebbe anche realizzare semplicemente scrivendo a penna su un'agenda i nostri pensieri e i nostri appunti; certo se avessimo qualcuno con cui portare avanti un rapporto epistolare su carta sarebbe davvero il massimo!

Ripenso a quando ero adolescente, con gli amici dell'estate ci si scriveva le lettere; solo chi ha provato può capire quanto bella fosse la sensazione di scrivere, spedire e poi attendere la risposta.

Era bellissimo immaginare la faccia dell'amico che riceveva la lettera, apriva la busta, iniziava a leggere e sorrideva.
Immaginavo che dopo averla letta, con carta e penna iniziasse a scrivere una risposta, pensando a noi e al passato sempre allegro e sorridente e magari un po' nostalgico.

Si ai tempi avevamo il telefono a gettoni, però con alcuni ci si trovava troppo distanti, magari addirittura in continenti diversi e comunque anche una semplice interurbana costava parecchio di più di una telefonata a qualcuno che si trovava nella tua stessa città.

Sicuramente la parte più bella era l'attesa del postino che portava la missiva di risposta, passavi i giorni a chiederti, chissà quando risponderà; quando poi finalmente la lettera arrivava era una gioia, la leggevi e la rileggevi soffermandoti sui pensieri più belli.

Di solito queste corrispondenze erano conseguenza di una amicizia o addirittura di un amore estivo, ci si scambiava gli indirizzi alla fine dell'estate e poi si attendeva, scrivendosi, il momento in cui ci si sarebbe riabbracciati nell'estate successiva.
Le emozioni che si provavano erano bellissime e a queste sono legati ricordi davvero indimenticabili.

Che si trattasse di un amore o di un'amicizia, l'attesa era un'emozione grandissima che, al giorno d'oggi, è praticamente scomparsa; è raro che oggi un bambino o un ragazzo attendano le gioie ma questo vale anche per tanti adulti in verità.

Le lettere poi erano un mezzo che si utilizzava anche magari con amici più vicini, si scrivevano per confidare qualcosa a un compagno o a una compagna di classe, magari per scusarsi o per raccontare cose che di persona o a voce per telefono non si riusciva a dire; si scambiavano le lettere tra fidanzati ma anche tra fratelli e sorelle.

La lettera era anche il mezzo che serviva per esprimere vicinanza a qualcuno a noi caro in un particolare momento di dolore.

Parlando con alcuni dei miei amici più giovani ho scoperto che alcuni di loro non hanno mai scritto una lettera; qualcuno magari lo ha fatto per questioni di lavoro o per burocrazia, ma sempre pochissimi visto che oggi imperano le e-mail.

Scrivere a mano però è tutta un'altra cosa, la grafia è qualcosa che ci contraddistingue e un po' come un'impronta digitale; io riconosco la grafia dei miei Genitori o di mia Moglie.
Se mi impegno credo che riuscirei a riconoscere anche la grafia dei miei compagni di scuola, degli amici e magari anche degli insegnanti; forse non di tutti ma di quelli a cui sono più legato e affezionato sicuramente si!

Bene ora Ti saluto, come al solito si è fatto tardi e Reny e Samuele mi attendono a letto.
Dimmi se ti va cosa ne pensi di questa cosa dello scrivere le lettere, tu lo facevi? Ti piacerebbe l'idea di ricominciare a scrivere le lettere, almeno ogni tanto?

Naturalmente sempre grazie per il tempo che mi dedichi.

Ti Abbraccio!

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“Sì, anch'io nacqui tra gli uomini. Non avevo mai visto la Giungla. Mi passavano il cibo da dietro le sbarre in un recipiente di ferro finché una notte sentii che ero Bagheera, la Pantera, e non un giocattolo per gli uomini, e spezzai la stupida serratura con una zampata e me ne andai; e poiché avevo imparato le astuzie degli uomini, nella Giungla divenni più terribile di Shere Khan.”

The texts are translated with simultaneous translators; for the avoidance of doubt I have decided that they will all be translated exclusively with Google Translate.
Of course, English is not my first language but I try, forgive any mistakes and imperfections of Translate.