🔥 Sopravvivere al caldo senza aria condizionata

Ciao Hiver!

È arrivata l’estate, ormai direi che è inoltrata. Non quella poetica delle canzoni di Gino Paoli. No.
Parlo di quella reale, quella che ti trasforma il cuscino in una lastra di lava e il letto in una sauna finlandese gestita da Satana in persona.

In casa nostra attualmente, non abbiamo l’aria condizionata in tutte le stanze. Non per scelta ecologica, attenzione. Ma perché la nostra casa è stata progettata da qualcuno che probabilmente viveva in Lapponia o pensava che il cambiamento climatico fosse una leggenda metropolitana, tipo l’uomo falena.

E così, io, mia moglie Reny (che ha la temperatura corporea stabile di un ghiacciolo al limone), e mio figlio Samuele (quasi due anni e già in grado di sudare come un maratoneta kenyano) ci troviamo a combattere il caldo come dei sopravvissuti di un reality show ambientato nell’Inferno.

Samuele ha deciso che la notte è il momento ideale per dormire sopra di me. Letteralmente.
Il suo nuovo sport preferito è il torace climbing. Si arrampica, si piazza sul mio petto come un gatto... ma con pannolino e una temperatura corporea di 40 gradi.
Dormire accanto a lui è come condividere il letto con un termosifone con le gambe.

A volte, per disperazione, lo metto nudo sul pavimento del bagno (piastrelle fresche, miracolo dell’umanità) e lui ride come un matto. E io lo invidio. Non per la risata, ma per la superficie fredda.

In camera da letto il condizionatore per fortuna lo abbiamo ma Reny lo odia, sopporta giusto il ventilatore anche se considera entrambi gli oggetti come macchinae del male che “fanno venire il torcicollo” e “muovono la polvere in modo aggressivo”. Quindi abbiamo trovato un compromesso:
Io accendo il condizionatore al minimo e lei lo spegne appena chiudo gli occhi.

Eccoti un consiglio pratico ma assolutamente poco raccomandabile: bagnati le lenzuola.
Non è un’idea geniale, lo so. Ma una sera, tra l’isteria collettiva e la temperatura da deserto del Sahara, ho inumidito il lenzuolo matrimoniale con lo spruzzino delle piante.
Risultato: Reny mi ha guardato come se avessi pisciato sul letto e Samuele ha deciso che era l’ora del bagno.

Funziona? Non lo so. Ma per 15 minuti mi sono sentito un cetriolo in frigorifero.

Alla fine, siamo ancora vivi. Un po’ cotti, un po’ appiccicosi, ma vivi.
E allora ti chiedo:
Tu come fai a sopravvivere al caldo senza aria condizionata?
Condividi il tuo metodo (legale o meno) nei commenti. Prometto che non giudicherò.
Anzi, potrei copiarlo.

Ti Abbraccio!

Hello Hiver!

Summer has arrived, I'd say it's well into its prime. Not the poetic kind of summer from Gino Paoli's songs. No.
I'm talking about the real kind, the kind that turns your pillow into a slab of lava and your bed into a Finnish sauna run by Satan himself.

In our house, we don't currently have air conditioning in every room. Not for ecological reasons, mind you. But because our house was designed by someone who probably lived in Lapland or thought climate change was an urban legend, like the Mothman.

And so, my wife, Reny (who has the stable body temperature of a lemon popsicle), and my son Samuele (almost two years old and already sweating like a Kenyan marathon runner) find ourselves battling the heat like survivors of a reality show set in hell.

Samuel has decided that nighttime is the perfect time to sleep on top of me. Literally.
His new favorite sport is chest climbing. He climbs, perches on my chest like a cat... but in a diaper and with a body temperature of 104 degrees.
Sleeping next to him is like sharing a bed with a radiator with legs.

Sometimes, out of desperation, I lay him naked on the bathroom floor (cool tiles, a miracle of humanity) and he laughs like crazy. And I envy him. Not for the laughter, but for the cold surface.

Luckily, we have air conditioning in the bedroom, but Reny hates it. She can barely tolerate the fan, even though she considers both devices to be evil machines that "give me a stiff neck" and "aggressively stir up dust." So we found a compromise:
I turn the air conditioning on low, and she turns it off as soon as I close my eyes.

Here's a practical but absolutely not recommended tip: wet the sheets.
It's not a brilliant idea, I know. But one evening, amidst the collective hysteria and the Sahara Desert temperatures, I dampened the double bed sheet with the plant spray bottle.
Result: Reny looked at me as if I'd pissed on the bed, and Samuele decided it was bath time.

Does it work? I don't know. But for 15 minutes, I felt like a cucumber in the refrigerator.

In the end, we're still alive. A little cooked, a little sticky, but alive.
So I ask you:
How do you survive the heat without air conditioning?
Share your method (legal or otherwise) in the comments. I promise I won't judge.
In fact, I might copy it.

I hug you!

The texts are translated with simultaneous translators; for the avoidance of doubt I have decided that they will all be translated exclusively with Google Translate.Of course, English is not my first language but I try, forgive any mistakes and imperfections of Translate.