How is our Roman week going?

Il tempo è la moneta della tua vita. E’ l’unica che possiedi e che puoi decidere come spendere. Stai attento non permettere ad altri di usarla al tuo posto.
(Carl Sandburg)

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Ciao Hivers!

Avevo promesso un post appena arrivato a Roma, ho fatto passare qualche giorno ma solo per potervi dare quale notizie e qualche aggiornamento in più.

È quindi arrivato il momento di mantenere la parola data!

Siamo partiti con calma il 4 mattina, abbiamo fatto sosta a Villa S. Giovanni per rifornirci di cibo per il viaggio e di carburante e poi, via!!!

Durante il tragitto abbiamo fatto giusto qualche "pausa pipí" ma senza perdere troppo tempo e facendole coincidere con i rifornimenti di carburante; siamo giunti a destinazione verso le 18, abbiamo ritirato la chiavi della nostra amata casetta e poi siamo andati a fare un "bello spesone" al Panorama.

In passato avevo già espresso la nostra preferenza per questo ipermercato, ogni volta ci perdiamo sempre un paio di ore girando tra gli scaffali; essendo munito di tutto alla fine non usciamo mai con la sola "classica" spesa, questa volta ad esempio Samuele ha ricevuto un bel giochino...

Il papà invece ha fatto scorta di fumetti della Disney...

Li adoro!
Quando siamo a Roma li acquisto regolarmente visto che al Panorama vendono anche riviste e fumetti vari e la loro edicola è molto fornita; credo che una volta terminate le nostre mensili visite alla Capitale dovrò fare l'abbonamento a queste riviste, visto che a Reggio faccio difficoltà areperirle, lol!

Ieri (5 febbraio per chi legge) abbiamo trascorso metà della nostra giornata in Ospedale; Samu aveva il controllo alle 13.30, siamo arrivati a San Paolo verso le 12 e, alla fine. abbiamo terminato alle 15 circa.

Samuele sta bene e praticamente ci hanno ripetuto le stesse cose delle altre volte, unica variante è che Nostro Figlio ora è in lista per l'intervento e quindi quella data (che ancora non conosciamo) si avvicina.

Sicuramente il fatto che ci dicano sempre le stesse cose è una buona cosa, il nostro Bambino è stabile e sta bene e credo che questa sia la cosa più importante il resto si vedrà e lo affronteremo un giorno alla volta come fatto fino a oggi.

Per il pranzo abbiamo risolto con un Mc'Donalds che non delude mai e poi subito a casa a fare un bel riposino, Samu era stanchissimo!

I prossimi giorni abbiamo in programma vacanza e relax e ovviamente non mancherò di aggiornarti, come detto questo periodo romano avrebbero portato zero poker ma più scrittura.

Ci resta solo domani in realtà visto che sabato si ripartirà in direzione di Reggio... Viste le tante cose da fare ci attende un venerdì molto intenso e sicuramente divertente, eh eh!

In questi giorni, tra il viaggio, un po' di tempi di attesa sparsi qui e lì e le notti ho avuto modo di pensare molto e riflettere e, tra l'altro, è accaduta una cosa che ha stimolato ancor di più il mio pensiero.

Partiamo dal "fatto", devi sapere che ieri appena rientrati a casa dall'ospedale ho ricevuto la telefonata della presidente dell'Andromeda che dopo avermi chiesto come erano andate le visite mi chiedeva quando saremmo rientrati e se, nel caso, saremmo potuti tornare prima visto che sabato era in difficoltà.

Questa cosa mi ha fatto riflettere molto perché mi sembra davvero assurdo che, di tutti quelli che siamo, dovrei essere io a fare il sacrificio di rientrare prima e tra l'altro a costringere mia Moglie e Mio Figlio a sobbarcarsi un viaggio anticipato e a rinunciare ai due giorni di pace e tranquillità che ci eravamo ripromessi di vivere; persone che sono lì non possono rinunciare a un corso, fare un assenza a una lezione o fare lo sforzo, anche se un po' acciaccati, di mettersi a bordo vasca a seguire quantomeno qualche ragazzo non troppo impegnativo.

Questo mi ha portato a rivedere ulteriormente dei miei comportamenti e, come sai dal post precedente, tante altre cose stavo già valutando e soppesando.

Nei mesi scorsi mi sono assentato solo per le visite di Samuele e causa Covid e mi sono presentato a bordo vasca e addirittura sono entrato in acqua con 39 di febbre senza dire nulla; oggi, dopo quella telefonata, mi chiedo: "Ma chi me lo ha fatto fare?".

Ho pensato ai mesi trascorsi a Roma, eravamo solo Reny, Samuele e Io, non sono stati mesi facili abbiamo sofferto la lontananza dai nostri genitori, eravamo attanagliati e appesantiti da pensieri che ancora oggi ci accompagnano, ansie e preoccupazioni... Se dovessi però mettere sulla bilancia quel periodo e i giorni trascorsi a Reggio, al netto della felicità che il nostro nanetto ci ha regalato ogni giorno da quando è nato, sicuramente sceglierei gli otto mesi trascorsi a Roma.

Magari a quel periodo aggiungerei la presenza dei nostri cari e posso dire che, nell'imperfezione, sarebbe stato tutto perfetto.

Erano giorni in cui si, i pensieri erano tanti, ma noi pensavamo solo a quelli, si pensava solo alla nostra famiglia e ad affrontare problemi e preoccupazioni cercando di non far pesare la situazione su Samuele, cercando di rubare felicità e di ritagliarci serenità anche se la cosa poteva sembrare complicata...

Bhe si, molto complicata come cosa, però ci siamo riusciti comunque.

La differenza sta nel fatto che ho ripreso a fare il mio volontariato e a Reggio oltre a pensare ai cazzi della mia Famiglia e di mio Figlio mi sono messo anche a pensare a quelli dei figli degli altri, con la differenza che gli altri (a parte qualche parole) nei fatti se ne sono beatamente fottuti dei problemi e dei pensieri della mia Famiglia e si sono dimostrati per lo più ingrati.

Questa non è naturalmente una novità, ho vissuto queste sensazioni in ogni anno della mia vita in cui mi sono dedicato al prossimo, in cui sono stato altruista e mi sono dedicato al servizio.

Nel periodo però in cui ho pensato solo agli affari miei e della mia famiglia, nonostante le difficoltà giganti come l'everest, ho vissuto e anche mia Moglie e mio Figlio lo hanno fatto molto meglio riuscendo addirittura a percepire una sensazione di serenità.

Ecco, alla luce di tutto questo credo che le mie valutazioni stiano per giungere al termine; mi lascio ancora un po' di tempo ma sono orientato a terminare gli impegni presi per questa stagione e poi stop.

Da giugno in poi penserò solo ai cazzi di mio Figlio, della mia Famiglia e Miei, mi dedicherò al lavoro perché non se ne può fare a meno ma, in quell'ambito, sarò mosso dal mero guadagno che, in realtà, è l'unica cosa che sposta l'ago della bilancia quando si tratta di lavorare.

Chi dice il contrario, a mio avviso, semplicemente mente! Magari non lo fa volontariamente, questo glielo concedo.

Bene ora credo che mi fermerò, alla fine ho scritto davvero tantissimo.

Comunque domani prima di andare a nanna spero di riuscire a scrivere ancora e a documentare la nostra ultima giornata Romana.

Grazie per il tempo che mi dedicate e per l'affetto e il supporto che non mi fate mancare mai.

Ti Abbraccio!

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“Sì, anch'io nacqui tra gli uomini. Non avevo mai visto la Giungla. Mi passarono il cibo dietro le sbarre in un recipiente di ferro finché una notte sentii che ero Bagheera, la Pantera, e non un giocattolo per gli uomini, e spezzai la stupida serratura con una zampata e me ne andai; e poiché avevo imparato le astuzie degli uomini, nella Giungla divenni più terribile di Shere Khan.”

Time is the currency of your life. It is the only one you have and you can decide how to spend it. Be careful not to let others use it in your place.
(Carl Sandburg)

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Ciao Hivers!

I promised a post as soon as I arrived in Rome, I let a few days pass but only to be able to give you some news and some more updates.

So the time has come to keep my word!

We left calmly on the 4th in the morning, we stopped at Villa S. Giovanni to stock up on food for the trip and fuel and then, off we went!!!

During the journey we took just a few "pee breaks" but without wasting too much time and making them coincide with fuel supplies; we arrived at our destination around 6 pm, we picked up the keys to our beloved little house and then we went for a "nice shopping spree" at Panorama.

In the past I had already expressed our preference for this hypermarket, every time we always waste a couple of hours wandering around the shelves; being equipped with everything in the end we never leave with only the "classic" shopping, this time for example Samuele received a nice toy...

Dad instead stocked up on Disney comics...

I love them!
When we are in Rome I buy them regularly since at Panorama they also sell various magazines and comics and their newsstand is very well stocked; I think that once we finish our monthly visits to the Capital I will have to subscribe to these magazines, since in Reggio I have difficulty finding them, lol!

Yesterday (February 5th for those reading) we spent half our day in the hospital; Samu had the check-up at 1:30 pm, we arrived at San Paolo around 12 and, in the end. we finished at around 3 pm.

Samuele is fine and they basically told us the same things as the other times, the only change is that our son is now on the list for surgery and therefore that date (which we don't know yet) is getting closer.

Surely the fact that they always tell us the same things is a good thing, our baby is stable and well and I think that this is the most important thing, the rest will see and we will face it one day at a time as we have done up to now.

For lunch we solved it with a Mc'Donalds which never disappoints and then straight home for a nice nap, Samu was very tired!

The next few days we have planned a vacation and relaxation and obviously I will not fail to update you, as said this Roman period would have brought zero poker but more writing.

We only have tomorrow left in reality since on Saturday we will leave again in the direction of Reggio... Given the many things to do, a very intense and certainly fun Friday awaits us, eh eh!

In these days, between the trip, a bit of waiting time here and there and the nights I had the opportunity to think a lot and reflect and, among other things, something happened that stimulated my thinking even more.

Let's start with the "fact", you should know that yesterday as soon as we returned home from the hospital I received a phone call from the president of Andromeda who, after asking me how the visits had gone, asked me when we would return and if, if so, we could return earlier since Saturday was in difficulty.

This thing made me think a lot because it seems really absurd to me that, of all of us, I should be the one to make the sacrifice of returning early and among other things to force my Wife and My Son to take on an early trip and to give up the two days of peace and tranquility that we had promised ourselves to experience; people who are there cannot give up a course, miss a lesson or make the effort, even if a little bruised, to sit at the edge of the pool to follow at least some not too demanding boy.

This led me to further review my behaviors and, as you know from the previous post, many other things I was already evaluating and weighing.

In the past months I have only been absent for Samuele's visits and because of Covid and I showed up at the edge of the pool and even got into the water with a fever of 39 without saying anything; today, after that phone call, I ask myself: "But who made me do it?".

I thought about the months spent in Rome, there were only Reny, Samuele and I, they were not easy months, we suffered the distance from our parents, we were gripped and weighed down by thoughts that still accompany us today, anxieties and worries... However, if I had to put that period and the days spent in Reggio on the scale, net of the happiness that our little boy has given us every day since he was born, I would definitely choose the eight months spent in Rome.

Maybe I would add the presence of our loved ones to that period and I can say that, in imperfection, everything would have been perfect.

They were days in which yes, there were many thoughts, but we only thought about those, we only thought about our family and about dealing with problems and worries trying not to let the situation weigh on Samuele, trying to steal happiness and carve out serenity even if the thing could seem complicated...

Well yes, very complicated as a thing, but we managed it anyway.

The difference is that I started doing my volunteer work again and in Reggio, in addition to thinking about the problems of my Family and my Son, I also started thinking about those of other people's children, with the difference that the others (apart from a few words) in fact blissfully didn't give a damn about the problems and thoughts of my Family and proved to be mostly ungrateful.

This is of course not new, I have experienced these sensations in every year of my life in which I have dedicated myself to others, in which I have been altruistic and dedicated myself to service.

However, in the period in which I thought only about my business and that of my family, despite the gigantic difficulties such as Everest, I lived and also my Wife and my Son did it much better, even managing to perceive a feeling of serenity.

Well, in light of all this I believe that my evaluations are about to come to an end; I'll leave myself a little more time but I am oriented to finish the commitments made for this season and then stop.

From June onwards I will only think about my Son's, my Family's and Myself's business, I will dedicate myself to work because I can't do without it but, in that area, I will be moved by the mere profit which, in reality, is the only thing that moves the needle of the scale when it comes to work.

Anyone who says otherwise, in my opinion, is simply lying! Maybe they don't do it voluntarily, I'll give them that.

Well now I think I'll stop, in the end I've written a lot.

Anyway, tomorrow before going to bed I hope to be able to write again and document our last Roman day.

Thank you for the time you dedicate to me and for the affection and support that you never let me miss.

I hug you!

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"Yes, I was born among men too. I had never seen the Jungle. They passed me food behind bars in an iron container until one night I felt that I was Bagheera, the Panther, and not a toy for men, and I broke the stupid lock with a paw and went away; and because I had learned the ways of men, I became more terrible in the Jungle than Shere Khan.”

The texts are translated with simultaneous translators; for the avoidance of doubt I have decided that they will all be translated exclusively with Google Translate.Of course, English is not my first language but I try, forgive any mistakes and imperfections of Translate.