Un dolce ricordo lontano...

Eppure il tempo è passato, e devo dire anche parecchio, se mi fermo a pensare che l'anagrafe parla chiaro, soprattutto te ne accorgi quando la mente parte, e si fa dei lunghi viaggi temporali, per andare ad esempio a pescare, nei meandri ma non troppo del cervello, una competizione, bella, ma veramente bella, che guardavo in TV quando ero bambinetto o poco meno di un ragazzetto, Giochi Senza Frontiere...
Che spettacolo, cari ragazzi e ragazze e meno giovani come me, lo era veramente, quando si guardavano questi Giochi che vedevano come partecipanti località di varie nazioni europee, già il nome era tutto un programma, Giochi senza frontiere, via le barriere, via le dogane, via tutto quanto, libera circolazione tra i vari stati della comunità europea, io guardavo i vari paesi, italiani e non, prendere parte a questa kermesse ludico-sportiva, Rimini partecipò, mi sembra a memoria con Riccione, e fece pure una discreta figura, seguivo in ogni caso con interesse lo svolgimento di questa gara televisiva, in particolare c'era un gioco, che da sempre attirava la mia attenzione, il suo nome era Fil Rouge...
Onestamente parlando, sono andato un attimo a controllare on-line, e il mio ricordo è giusto e corretto, il Fil Rouge di Giochi senza Frontiere era un gioco individuale, molto importante, in cui si poteva giocare il jolly, raddoppiare il punteggio, e dare una svolta alla propria squadra, era un gioco individuale, ecco, a me sembra, quando pulisco le scale in alcuni giorni come oggi, di prendere parte a una sorta di riedizione di Giochi senza Frontiere, dove in palio ho la possibilità concreta di incontrare la mia Dolce Cucciolotta...

Oggi mi attendeva un compito quasi proibitivo, avevo ben 6 scale in programma, perché domani la pugnetta casalinga vuole partire per la Toscana per andare a trovare sua zia, finirà tutto questo, lo so e lo voglio, per il momento cedo ancora, ma quando passerò definitivamente quella porta ti arrangerai, eccome, ma provando a concentrarsi unicamente sul mio personale Fil Rouge, sono partito alle 8 e 50, con la pulizia della 1° scala, dopo aver fatto un bel riscaldamento con la pulizia dell'ufficio assicurativo...
Lei aveva un impegno, gli incontri con la mia vera dolce amata si sono paurosamente diradati, per cui, da sempre ogni occasione è buona per vedersi, studio accuratamente il tutto fin nei minimi particolari, per cercare di organizzare il tutto al meglio, il giovedì di solito ho 2 scale, piuttosto impegnative, oggi si sono aggiunte le 4 del venerdì, perché le anticipo di un giorno, così pure quelle del sabato che slitteranno a domani, quindi ribadisco 6 scale, con la partenza ad handicap delle prime 2 del giovedì che sono le più dure del lotto...
Il Fil Rouge parte, riesco a terminare la 1° scala poco dopo le 10, un piccolo ostacolo, ampiamente previsto, una veloce visita ai miei, poi via di nuovo verso la 2° scala, durissima e impegnativa, oggi ancora di più perché era prevista pure la pulizia straordinaria di 3 finestroni interni, una volta ogni 3 mesi...
Un delirio, ho ultimato, con una prestazione maiuscola, la 2° scala alle 12 e 40, vai a tutta manetta verso la 3° e 4° scala, ho voluto inserire appositamente le 2 scale più corte e veloci nella esecuzione delle pulizie, avevo bisogno psicologicamente di recuperare il terreno perso con le prime 2 scale che avevo già pulito, in effetti poco dopo le 14 avevo terminato la 4° scala, ne rimanevano altre 2, anche queste abbastanza impegnative...
Le ho affrontate con il coltello tra i denti, con l'obiettivo di tenere una velocità alta compatibilmente con una qualità di pulizia più che accettabile, non è stato facile ma alla fine ce l'ho fatta, incredibilmente le ho sistemate in meno di un'ora ciascuna, una tempistica veramente impressionante, il mio personale Fil Rouge l'ho vinto io, alla fine, ma in gioco non era di certo terminato, perché non bastava il fatto che avessi viaggiato a una velocità alta per tutte le 7 ore di pulizia delle scale, cercando di sbagliare in meno possibile pena la riduzione della permanenza dalla mia Cucciolotta, ma l'ultimo scoglio da superare era il trasferimento verso lei, via con lo scooter, che ormai anche lui inizia a conoscere la strada, quella splendida e un po' tortuosa strada che mi porta da Lei, ho staccato un tempo di tutto rispetto, sempre prestando la massima attenzione a rispettare gli autovelox che sono disseminati lungo il tragitto verso casa della mia Cucciolotta, ho vinto io, ho fatto un tempo complessivo che potrei definire quasi strepitoso, e il mio premio finale è stato passare del meraviglioso tempo insieme a Lei, mi manca tanto, mi consolo con il fatto che mi sono dato una sorta di tempo limite entro il quale troverò il bandolo della matassa per rompere le catene che mi imprigionano e mi legano ancora in questa zona della mia città, per volare definitivamente da Lei, e ripartire con una vita veramente degna di essere chiamata tale...