Crollo di un mito... - 1° parte
Questo discorso parte un po' da lontano, diciamo all'incirca una quarantina di anni fa, anche qualcuno in più, quando non ancora maggiorenne vidi un filmato, precisamente un video, se non ricordo male su una emittente privata, che si chiamava VideoMusic, una splendida realtà di allora che diffondeva i primi video degli anni '80, mitico periodo durante il quale si videro tantissimi artisti diffondere le loro opere tramite principalmente quella TV, almeno per quello che riguardava l'Italia, e certamente uno dei video che mi rimane più impresso tra gli altri fu quello di un gruppo inglese, era l'anno 1981, avevo 15 anni, e il singolo in questione si intitolava Planet Earth...
Mi attirò subito il ritmo di questo singolo, premetto e specifico che non sono assolutamente né un critico né tanto meno un tecnico e neppure un intenditore assoluto di musica, memorizzai facilmente anche il nome di quel complesso, che aveva una ripetizione, quel nome era Duran Duran...
Da allora di acqua sotto ai ponti, per loro, per quel complesso inglese che fece letteralmente impazzire almeno una generazione di teenagers e non, ne è passata, ricorderò perfettamente un fatto molto singolare e insolito, che merita essere citato nuovamente (se non vado errato, dovrei già averlo menzionato questo episodio in un altro post, ma adesso lo sto riscrivendo di sana pianta), avvenne nella primavera dell'anno 1985, in una località un po' abitata, ma appena appena, di nome Parigi...
Eravamo in gita scolastica di 5° Superiore, una settimana a Parigi, nella splendida e maestosa capitale francese, era mattina, poco prima di mezzogiorno, io ero sotto alla Torre Eiffel, che stavo cazzeggiando in qua e in là, se non ricordo male qualcuno era in fila per comprare i biglietti per salire ai piani più alti di quella singolarissima costruzione, quando un qualcosa catturò, istintivamente, la mia attenzione, che non mi sarei mai aspettato di vedere, anche se inizialmente non valutai perfettamente quella situazione...
Davanti a me, a una decina di metri o poco più, c'era un ragazzo, che assomigliava incredibilmente a Simon Le Bon, il front-man dei Duran Duran, come misi a fuoco quella visione, voltai leggermente il mio sguardo alle sue spalle, e mi sembrò di riconoscere un altro componente di quella band, Nick Rhodes, e appena appena alla sua destra un 3° componente, John Taylor...
Non ci credevo, i Duran Duran, lì, a Parigi, a pochi metri da me, 3 dei 4 componenti di allora che se ne stavano allegramente in tranquillità sotto ai piedi della Torre Eiffel, se una rondine non fa primavera, nel senso che se avessi riconosciuto semplicemente Simon Le Bon, allora allora forse avrei preso un abbaglio, ma ben 3 componenti non poteva essere un caso, si stava facendo strada nella mia mente l'idea che fossero realmente loro, l'unica cosa che mi suonava strana era il fatto che non avessero praticamente delle guardie del corpo, o almeno non si vedevano nella maniera più categorica...
Preso da questi grossi dubbi e dilemmi, a un certo punto, non troppi secondi dopo aver individuato quelli che secondo me erano 3 dei 4 componenti dei Duran Duran, incrociai lo sguardo di Simon Le Bon, ci guardammo per qualche secondo, dritto negli occhi, lui fece un mezzo sorriso, quasi a dirmi Sì, sono io, gli feci un cenno di un autografo e stava per replicarmi qualcosa, quando all'improvviso sentì uno strillo, di quelli veramente lancinanti e acuti, una bamboccia, non so bene da dove, disse e urlò chiaramente...
"Aaaahhhhhhhhh, Simon Le Bon!!!!!"
Continua...