Zero Trust society: perchè non ci si può più fidare di nessuno

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Immaginate di essere il falegname di un ipotetico villaggio, qualche centinaio di anni fa, sperduto in campagna : qualsiasi compaesano che ha bisogno di una sedia , un tavolo, una finestra, una porta, verrà sicuramente da voi, anche perchè siete l'unico che sa lavorare il legno, ed ha gli arnesi e le competenze per farlo.

Quindi, i vostri clienti diretti sarebbero il dottore , il contadino , il calzolaio, il fabbro, il sarto del villaggio, e i vari componenti delle loro famiglie, le stesse persone che salutate in piazza tutte le mattine, o con cui celebrate la messa, la domenica, nell'unica chiesa, con lo stesso parroco che vi ha battezzato.

È scontato il fatto che non vi passerebbe nemmeno nell'anticamera del cervello, di rifilare una fregatura ad un vostro compaesano, magari di usare legno marcio o di bassa qualità, oppure di fare degli incastri poco precisi che , dopo poco tempo, si aprono e vanno risistemati: una cosa del genere farebbe il giro di tutta la comunità, e nessuno si fiderebbe più di voi, vi guarderebbero male in chiesa, in piazza, e girerebbe la voce che lavorate male e siete inaffidabili.

Ed è proprio nelle piccole comunità che le persone, soprattutto prima della rivoluzione industriale e la nascita delle grandi città, vivevano e imparavano a convivere con le altri persone in un rapporto basato sulla fiducia.

Flash Foward nella storia, ci ritroviamo nei giorni nostri, nel 2025, e non esistono più le piccole comunità: il mondo forma un'unica comunità globale, sempre più interconnessa, con internet possiamo comunicare o giocare con persone dall'altra parte del pianeta, in tempo reale, però tutto è estremamente competitivo, nulla è mai abbastanza in questo mondo in continua, e velocissima evoluzione.

Con lo shopping online, non mi serve certo il falegname del villaggio per ordinare quella simpatica sedia di design che ho visto su Amazon, anzi, me la portano domani con la spedizione Prime, e se proprio non voglio aspettare il corriere, posso sempre andare all'Ikea, e con le istruzione stampate , una brugola e qualche cacciavite, me la posso assemblare da solo la sedia.....al diavolo il falegname del villaggio !!!

Però, così facendo, nessuno ha più un ruolo certo in questa società globalizzata, oggi facciamo un lavoro, ma domani, chi sa, potremo fare altro, perchè tutto è mutevole , fluido, senza regole precise.

E quando nessuno (a parte pochissimi) ha un ruolo o un posto determinato nella società, aumenta la voglia di fare i "furbi", di tirare fregature a destra e a manca, e questo si nota quando ci troviamo a doverci fidare di qualcuno: non avendo nessuno obbligo sociale, ingannare il malcapitato di turno sembra una strategia vincente.

L'importante è fregarsi qualche spicciolo in più oggi, poi di domani, chi sa, non c'è certezza, magari cambio quartiere, cambio città, o mi metto a fare drop shipping o day trading sul web.

È per questo che molti hanno definito la società in cui viviamo una "Zero Trust Society", ovvero una collettività dove la stretta di mano non vale niente, dove la parola data vale meno di una scritta nella sabbia, e dove tutto deve essere siglato con un contratto legale controfirmato dagli avvocati, se no peggio per te.

E con l'avanzare della Ai e della robotica, il futuro, in tal senso, sembra ancora più cupo e grigio: la persona media avrà ancora meno speranze, forse non avrà neanche un lavoro, e sarà un "tutti contro tutti", una società in cui si cercheranno piccoli espedienti ed imbrogli per guadagnare qualcosina in più magari rispetto all'UBI (Universal Basic Income) che ci passerà lo Stato.

Quindi state attenti, non per essere troppo negativo o pessimista, ma in questo tipo di società, la fregatura è sempre dietro l'angolo.... di me, vi potete fidare 😀 .

Grazie dell'attenzione e alla prossima.

Immagine realizzata con ChatGPT.



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Si è vero, prima andavi nei negozi di paese o sotto casa, anche per dire dal macellaio, se ti vendeva carne pessima e piena di porcheria girava la voce e perdeva i clienti, ora tutti comprano merda al supermercato e pazienza, io cerco ancora di avere un giro di negozi locali proprio per stabilire rapporti di fiducia come una volta

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Ma infatti le recensioni online spesso non funzionano, perchè sono così numerose quelle false positive, che anche mettere una recensione negativa finisce nel nulla.

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Ciao.

La fiducia è molto importante. Trovare persone affidabili è fantastico, ma per questo bisogna avere una buona reputazione, e questa si costruisce solo con il tempo.
Ricordo di aver subito diverse truffe quando lavoravo nel commercio al dettaglio, cose come l'incasso di fatture.
La maggior parte di queste persone sono sconosciuti che fingono di essere molto gentili ed educati e poi rivelano la loro vera natura.
Individuare queste persone "inaffidabili" sarebbe molto utile.
Ci sono persone che capiscono quando qualcuno sta "mentendo" dal linguaggio del corpo o dallo sguardo.

Bel post, amico mio. 😀

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Ormai io penso di capire al volo quando qualcuno mente, solo che capita molto più spesso di quanto vorrei che accadesse!

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Sad, but very true. Today we can't trust anyone not to be out to screw you over in this great world wide economy. Soon AI with robotics will be doing all of the production for IKEA and even the packing. So much for the humans...

The concept of universal basic income sounds great on the surface, the only problem is someone has to pay for it. Money doesn't appear out of nowhere. I have a feeling the big corporations aren't going to flip that bill so it gets passed onto the taxpayer. Next thing you know you're tax rate is 80% of your income, but you get universal basic income that is worth far less than you are kicking in.

The days of small towns and trust are long gone, and it is sad. But our "new" world we have created is going to be painful for many of us as the changeovers are made. Many will have to find new careers, many of which may pay much worse than the old job you lost. I guess this is the "Brave New World" we get to live in...

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