Sempre più single e sempre più innamorati della AI

Tutte le statistiche della nostra società, da quelle sulla natalità a quelle sui matrimoni e le coppie di fatto, sottolineano una tendenza sempre più forte: siamo sempre più single, i nuclei familiari composti da una sola persona sono in aumento e rappresentano circa un quarto delle famiglie, una tendenza che dovrebbe continuare, raggiungendo il 41% nel 2050.
È corretto definire una persona sola una famiglia ? Probabilmente no, ma ormai siamo sempre più soli, e i single rischiano di diventare quasi la metà della popolazione se questo trend continua.
Una volta c'era un certo stigma sociale a non sposarsi, ed erano gli stessi parenti a spingere in modo pressante verso una relazione, ma adesso gli stessi nuclei famigliari sono sempre più sfaldati e composti da meno individui.
Per non parlare della religione, quella cattolica trova nel sacramento del matrimonio il fondamento della società e della comunità religiosa, ma come tutti sanno "ormai non c'è più religione", e spesso a messa si trovano solo poche persone anziane, è difficile che la religione abbia presa sui giovani di oggi.
Esiste l'ipotesi, spesso discussa in sordina, che il sistema consumistico in cui viviamo, abbia in verità segretamente incentivato questa trasformazione demografica , verso una società sempre più di singles, per ragioni strettamente economiche.
Una famiglia di 4 persone può condividere un frigo, una lavatrice, un piano cottura, mentre 4 singles dovranno comprarsi questi 4 elettrodomestici ciascuno, quindi per l'economia del consumo è meglio vendere 4 lavatrici che solo 1.
Inoltre, Il modello di vita contemporaneo, incentrato sul lavoro e sulla carriera, riduce il tempo a disposizione per la cura domestica e la produzione di beni interni alla famiglia, e spesso dover "sopportare" altre persone viene visto solo un impaccio, un ostacolo al proprio successo personale.
Diciamo che siamo tutti più egocentrici, abbiamo sempre meno pazienza verso gli altri, e il matrimonio o una convivenza può spesso avere conseguenza pericolose, come quello che succede negli ambiti dei divorzi.
Ma, "the nail in the coffin", come dicono gli americani, l'ha messa sicuramente la tecnologia: con questa massa infinita di "entertainment", tra video su Youtube, discussione sui social , informazioni da qualsiasi parte del mondo in tempo reale, giochi on line, è molto facile non sentirsi soli, ma, anzi, crearsi uno spazio e una identità nel mondo virtuale di internet, dove magari possiamo rivestire un ruolo che ci diverte di più rispetto al monotono e grigio "mondo reale", quello della sveglia alle 7, il traffico, i colleghi antipatici e il capo che ti fa la ramanzina non si sa neanche perchè.
E quì entra lei, la protagonista assoluta degli ultima anni, l'intelligenza artificiale, quella che "ci sostituisce tutti", bisogna poi vedere come e con quali conseguenze: studi recenti mostrano che una porzione significativa della popolazione americana utilizza chatbot per scopi emotivi, e molti utenti sviluppano un vero attaccamento affettivo.
Quando OpenAI ha lanciato GPT-5, molti utenti hanno vissuto il cambiamento come un lutto, costringendo l’azienda a rendere disponibile (a pagamento) GPT-4, perchè ritenuto più empatico e meno freddo rispetto a GPT 5.
Alla base di tutto questo non c’è solo una tecnologia sempre più persuasiva, ma anche un vuoto sociale e relazionale che abbiamo costruito negli anni. Le intelligenze artificiali non fanno altro che inserirsi in questo spazio lasciato scoperto, offrendo conforto dove la nostra rete sociale non riesce più ad arrivare.
Se le persone preferiscono parlare con i Chatbot, invece che con altri esseri umani, vuol dire che la distanza tra individui sta diventando incolmabile, e questa disgregazione sociale non può che avere effetti negativi, ma, probabilmente, chi detiene il potere vuole proprio questo.
Grazie dell'attenzione e alla prossima.
Immagine realizzata con Gemini.
Questo post merita la Divina Commedia per commento, ma devo chiederti di attendere quantomeno domani per poter commentare come si deve perchè qui sono quasi le due di notte e vorrei per una volta non fare le tre😆. Modifico appena posso con le dovute aggiunte...

Aggiornamento: scommetto il collo (magari su qualche bella ghigliottina bene affilata senza alcun timore di perderlo🤣) che infatti l'accezione più tossica e pure libertina del movimento incel (gli iscritti a questi spazi non fanno che lagnarsi, infatti, dei pericoli che si incorrono nel matrimonio, abominando pure la convivenza e qualsiasi relazione seria e a lungo termine, però i loro forum straripano di geremiadi su geremiadi riguardo alla loro condizione che un tempo significava celibi involontari, ma ora mi pare si tratti di autosabotaggio bello e e buono) de che sta ammorbando il web sin dal 2014 (data approssimativa, anno più, anno meno, ma lo si fa risalire al famigerato massacro di Isla Vista) sia pilotata. Altrimenti non si spiega come mai la corrente di pensiero marchiata incel si sia divulgata così velocemente in quasi tutto l'occidente. Non si salva neppure l'America latina, tranne per il minor grado di tossicità rispetto ai paesi europei (perchè questi ultimi, a loro volta gran copioni di qualsiasi cacatina made in USA e chiedo venia e licenza per il termine😂, si sono scristianizzati già dalla fine del secolo scorso) e a ogni mese che passa, gli spazi incel si fanno sempre più numerosi (a dispetto del fatto che non fanno che lagnarsi di ritrovarsi in quattro gatti). Gli iscritti ripetono a pappagallo la stessissima corrente di pensiero che imperversa altrove in occidente. Sembrano quasi tutti scimmie e pappagalli ammaestrati e dato il punto in questione, impossibile non supporre che dietro tanta pappagalaggine (ok, nuovo termine😆) non vi sia dietro l'immancabile burattinaio che ha pilotato tutta la baracca. E il bello è pure che la prima a elaborare le teorie seguite dal mondo incel è stata una donna americana (di nome Alana). Ovvio che alle multinazionali interessa che la gente non si sposi più: le vendite di elettrodomestici e qualsiasi merce condivisibile aumentano a dismisura. È di gran lunga più facile poi circuire il singolo per fargli firmare contratti capestro, senza alcun appoggio del branco (ed è una strategia che gli animali selvaggi conoscono bene quando vanno a caccia di prede: puntano sempre all'esemplare distaccato dal gruppo, vedere i documentari sulla Savana). Inutile dire che l'intera faccenda puzza troppo di studiata a tavolino di proposito. Già i single soltanto in Italia (uno dei 4 paesi europei a forte presenza incel, che oramai non è più il celibe involontario come una volta, ma spesso il libertino mascherato da porello, nessuna mi vuole perchè sono brutto) hanno superato il 33% e le statistiche in proposito tendono a salire. Prevedo un futuro da presi a calci nelle RSA per un buon numero di incel (e femcel, anche se pochi incel uomini credono che le femcel vere esistono, arciconvinti come sono che le donne sono privilegiate anche quando affette da cessaggine conclamata). Ce ne sarebbe ancora, da mettere nero su bianco, ma qui faccio un altr'anno:
Sono cambiate tante cose rispetto a 30-40 anni fa, la gente adesso ha poca voglia di sacrificio per la famiglia, i figli, si pensa sempre prima a se stessi, i divorzi sono sempre più facili e ci sono sempre più casi di uomini che perdono casa (pagata da loro) e parte di stipendio e i figli solo perché la donna si è innamorata di un altro, chi glielo fa fare? Non posso biasimarli
La ai offre l'alternativa sicura, ci provi e ci sta, non ti tradirà mai, sarà sempre accondiscendente con te... Mancano solo i visori per farci sesso e la transizione a compagni ai sarà completa
Ps.: aggiornato come promesso
Eheheh, non ci avevo pensato in questo modo, eheheh, ora capisco. La tecnologia non vuole che stiamo in gruppo; vuole che ognuno abbia la propria lavatrice, come con i cellulari. Potrebbero persino inventare lavatrici personalizzate che riconoscono solo i tuoi vestiti e non lavano nient'altro. Eheheh, ne verrebbe fuori un bel film, eheheh, mi hai fatto venire voglia di immaginare cose.