Massoneria è una brutta parola?
Quando si pronuncia la parola "Massoneria" in Italia la mente delle persone corre subito verso pregiudizi negativi, si pensa alla P2, alle varie società segrete e associazioni sottobanco che hanno cambiato la storia del nostro paese negli ultimi decenni, mentre in altri paesi si può parlare dei massoni come qualsiasi altro argomento, e le varie logge o associazioni vengono ritenute parti integranti della società, ma soprattutto allo scoperto, senza tutta questa segretezza.
La massoneria inizia nei primi del 1700 a Londra, per poi diffondersi nelle varie colonie, come gli USA, ed in altri paesi: in Italia inizia a comparire nel 1800, e lo stesso Giuseppe Garibaldi entrò in Massoneria nel 1844 nella Loggia “Asil de la Vertud”.
Basti pensare agli USA, dove i “Free Masons” sono stati protagonisti riconosciuti della storia nazionale, rispettati come difensori di valori come la libertà, l’uguaglianza e la fratellanza, e nelle banconote e nelle monete ci sono chiari riferimenti massonici, come la piramide con l’occhio onniveggente: molti dei padri fondatori, tra cui George Washington e Benjamin Franklin, erano massoni, ed oggi far parte di una loggia, negli Stati Uniti, è ancora oggi visto come un segno di impegno civico e morale.
Invece, per noi italiani, rimane ancora impressa nella memoria popolare quella terribile fase degli anni di piombo, la violenza politica e i vari misteri irrisolti che hanno colpito il nostro paese tra gli anni 70-80: oltre al caso della P2, per molti, vari misteri come gli omicidi del Mostro di Firenze, racchiudono simboli e metodiche che sembrano richiamare il modus operandi delle massonerie, e molti storici e scrittori collegano questi misteri a dalle logge segrete, forse anche in ricerca di un effetto romanzato e da giallo un po' troppo forzato, ma che ormai ci è rimasto impresso nella mente.
E da allora, dalle nostre parti, il termine "massone", viene usato come sinonimo di “persona ambigua” o “manovratore occulto”, soprattutto dai cosiddetti "complottisti" (termine che a me personalmente non piace), quando si vuole parlare male di un personaggio famoso o di un politico potente, si tira fuori i suoi collegamenti con questa o quell'altra massoneria.
Negli ultimi anni, alcune logge come il Grande Oriente d’Italia hanno cercato di ripulire la figura della massoneria nel nostro paese, aprendo un sito internet, canali sul web, e cercando una trasparenza sulle azioni e sul proprio ruolo nella società.
Poi ci sono varie associazioni e organizzazioni , che spesso vengono ritenute massoniche , ma formalmente e giuridicamente non lo sono come il Rotary e il Lions, anche se , viste dall'esterno da noi "poveracci", presentano molti punti in comune: per entrare in questi club bisogna essere invitati espressamente da un altro membro, e bisogna essere un professionista affermato nel proprio campo, e quindi con una disponibilità economica abbastanza alta da sostenere l'iscrizione, le donazioni, e i vari eventi a cui a partecipare, insomma...... il metalmeccanico che piglia 1000 euro al mese mi sa che nel Rotary non ci entra !
Molti vedono nel logo del Rotary, una ruota dentata, un chiaro simbolo massonico, ma questo non è dimostrabile in nessun modo, ed anzi, è stato negato da molti, anche se un po' il dubbio rimane....
Io, già ai tempi delle scuole avevo dei compagni che si vantavano che i genitori erano riusciti ad entrare in questo o quell'altro club, e io, giovane ingenuo non capivo bene di cosa si trattasse, però invecchiando mi sono fatto più un'idea di come è stratificata la nostra società; l'importante è definirsi dei filantropi, se facciamo un club privato è per aiutare gli altri, mica per fare i nostri interessi!
Grazie dell'attenzione e alla prossima
Immagine realizzata con Gemini
@tipu curate
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Secondo me quelli che veramente contano e cose così non stanno in massoneria ma stanno in organizzazioni o cerchie ben più in alto e potenti, anche perché di sicuro non si pubblicizzerebbero
È ovvio che i potenti tendano a creare delle cerchie in cui fanno gruppo per discutere i loro interessi comuni, di cui noi piccoli cittadini ignari non dobbiamo venire a conoscenza.