Lealtà verso l'azienda

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Il mercato del lavoro, in Italia, lo sappiamo, viaggia in una situazione pessima, con due barricate che si guardano in cagnesco, e si accusano l'un l'altro di essere la causa della guerra sociale in corso: sto parlando, ovviamente , della categoria dei datori di lavoro da una parte, e quella dei dipendenti dall'altra.

Secondo me, come succede quasi sempre nella vita, entrambe categorie hanno delle colpe, quindi questo articolo non vuole essere una giustificazione per nessuno, però forse, possiamo dire che la categoria degli imprenditori, che qualcuno chiama in modo ironico "Prenditori", ha guadagnato molto più degli altri, negli ultimi decenni, sfruttando anche delle lacune legislative aberranti.

Per esempio l'abolizione "definitiva" del libretto del lavoro, e l'introduzione del tirocinio gratuito, successi tra la fine degli anni 90 e primi anni 2000, hanno segnato un passaggio cruciale nel mondo occupazionale italiano: un cambiamento che, invece di agevolare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, ha finito per trasformarsi in un disastro sociale.

Molti ragazzi si sono ritrovati a dover affrontare una serie interminabile di esperienze non retribuite, una dopo l’altra, senza mai giungere a un contratto stabile, mentre numerosi imprenditori hanno potuto beneficiare di forza lavoro pressoché gratuita, sfruttandola fino all'osso, e avvelenando il clima di fiducia e rispetto reciproco che dovrebbe esserci nel mondo del lavoro.

Ovviamente, il marcio c'è anche dall'altra parte della barricata, con tanti lavoratori fannulloni e timbratori di cartellino, che hanno sempre qualche strategia per non andare al lavoro, o fare il meno possibile, e farsi pagare lo stesso a fine mese: bisogna dire , però, che spesso sono i dipendenti statali a poter attuare questi giochetti, perchè nel settore privato se fai cose del genere , non ci pensano sù due volte a farti vedere la porta dell'azienda per uscire.

Ma un concetto che mi fa sorridere, in questo scenario devastante del mondo del lavoro odierno , è quello della lealtà aziendale: ovvero, per il fatto che ti hanno assunto in una grande corporation, o anche in una piccola o media azienda, tu sei in debito con loro, devi mostrare gratitudine, e i progressi di carriera richiedono tempo e pazienza, e se la paga è bassa, bisogna stringere i denti, continuare a soffrire che, prima o poi, arriverà la promozione.....forse.

Io non ho nulla contro la lealtà, anzi, credo sia uno dei fondamenti dei rapporti umani, però deve essere reciproca, e non a senso unico: spesso, la lealtà viene richiesta ai dipendenti, ma non viene ricambiata dalle aziende, che agiscono sempre nel loro interesse, la "lealtà aziendale" è un mezzo per tenere i lavoratori in una posizione meno vantaggiosa, impedendo loro di cogliere opportunità migliori, magari provenienti da altre imprese o settori.

Se ricevete uno stipendio , che per voi è basso, e l'azienda concorrente a quella per cui state lavorando vi offre un bel contratto , molto più vantaggioso e remunerativo per voi, accettereste?

Dalla mia esperienza personale, posso affermare che è una vera e propria giungla la fuori, se pensate di trovare il cavaliere leale , senza macchia e di puri principi, vi sbagliate di grosso: vige la legge del più forte, ma soprattutto del più furbo, e sia il vostro datore di lavoro che i vostri colleghi non sono vostri amici, anzi, se licenziarvi potrebbe portargli un qualche vantaggio, lo farebbero senza pensarci due volte.

Nel mondo High-Tech, sempre più veloce e mutevole, il vecchio posto fisso in cui si lavora per lo stesso titolare per 30-40 anni è ormai un retaggio del passato: oggi, tutti sono molto più mercenari, pronti a cambiare lavoro, cambiare città, cambiare settore, e gli imprenditori sono allo stesso modo, se possono sostituirvi con manodopera a basso costo, o con robot, o con AI, non ci pensano sù più di tanto.

Grazie dell'attenzione e alla prossima.

Immagine realizzata con ChatGPT.



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Diciamo che i padroni si aspettano che tu sia felice di lavorare per loro sottopagato per farli ingrassare e deve interessarti solo del lavoro, non è che deve fregarti della famiglia

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Loyalty is important when both parties participate, and it makes for long lasting work relationships. However, it's becoming less and less a common situation. These days people will switch jobs as soon as a new one offers them a lot more money. And once they are there they start searching for the next golden goose.

It's a shame that Italy did that to so many young people in the 90's and early 2000's. It was wrong and businesses will take advantage of anything that gives them free labor. You are right though, the public sector is where the laziest employees work. Why? Because they don't get fired for being lazy. As a result government is expensive and inefficient. It's seems to be that way everywhere sadly. Great post!

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Saluti, nel mio Paese il governo è un pessimo datore di lavoro per i dipendenti pubblici. Mia madre è un'insegnante e riceve uno stipendio basso. Non credo che mia madre debba lealtà a un datore di lavoro che non apprezza il suo lavoro. Se potesse, lavorerebbe altrove dove offrono una retribuzione migliore. Se siamo ben pagati e abbiamo molti benefit per i dipendenti, credo sia possibile essere leali a un capo o a un'azienda.

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