Il 2 Aprile sono Dazi amari...

Questo 2 Aprile, e non il primo, inizia il vero Pesce d'Aprile per noi europei, ovvero i dazi sulle esportazione, dagli stati EU verso gli USA, promessi dalla presidenza Trump.
Donald Trump sta portando avanti la politica dei dazi, come aveva promesso nella sua campagna elettorale, con l'intento di migliorare l'economia interna americana, che di certo non versa in condizioni molto buone: molti analisti e storici definiscono questo periodo come uno di grande crisi per gli USA, e alcuni arrivano a parlare anche di "Fine dell'Impero".
Il vero avversario, lo abbiamo capito anche con la sfida ChatGPT vs. DeepSeek, è la Cina, ormai la grande fabbrica mondiale che sforna quasi tutti gli oggetti che si vendono sugli scaffali, e on line, in tutto il globo.
Il problema è che questa deindustrializzazione dei paesi occidentali è partita con prepotenza già negli anni 90, anni in cui le fabbriche da noi iniziavano a chiudere i battenti, per aprire in Asia dove i costi di produzione sono molto inferiori, ma dove sono anche inferiori i diritti dei lavoratori e il tenore di vita medio.
Trump , comunque, sta rivedendo la strategia sui dazi in vista del "Liberation Day" del 2 aprile, e le tariffe, che colpiranno l’UE e altri partner commerciali, potrebbero essere più limitate e mirate rispetto a quanto previsto.
E l'Italia rischia grosso, infatti siamo il secondo paese EU esportatore , dopo la Germania, verso gli USA, e questi dazi potrebbero farci male, molto male.
Sono già preoccupatissimi i produttori di vini, olio, e altri generi alimentari che vengono spediti negli USA, ma anche il settore della moda e del lusso potrebbe risentirne parecchio.
Tutto dipende dall'entità di questi dazi, ancora stiamo aspettando notizie di quanto sarà grave la mazzata.
Però, una grande colpa di questa situazione ce l'ha soprattutto la classe dirigente e politica italiana, incapace di rilanciare la domanda interna e contenta, per decenni ormai, di basare tutto il paese su export e turismo, e quando , per qualche motivo, questi due settori vanno a soffrire sono....dazi amari per tutti quanti !!!
Grazie dell'attenzione e alla prossima
Immagine realizzata con Grok
Posted Using INLEO
Vedremo il 2 Aprile, ma temo che i primi a soffrirne saranno proprio gli Stati Uniti. Se noi europei non mollassimo il colpo e ci rifiutassimo di continuare a comprare il debito americano, cosa succederebbe?
Non lo so, Germania e Italia, dopo la seconda guerra mondiale, non hanno molto peso nella trattativa. Basti pensare a tutte le basi militari americane che abbiamo sul nostro suolo, ma a livello europeo non vedo queste grandi iniziative di risposta, se non quelle ridicola di comprare armi.
Secondo me, il grande problema è che tutti i mercati sono concatenati , e se l'Europa va in rosso non conviene né agli USA né alla Cina.
Deindustrialization of all the western countries has been terrible. It was a huge mistake in the first place, but corporate greed drove production to China leaving all of us in a very bad place. The US does need to level the playing field or we will collapse as a nation. In the short term the tariffs are going to be painful for everyone, but hopefully long term it will bring production back to western countries again along with jobs.
Sad the corporate greed and greedy politicians have put us all in this horrible bind. Italian wines are going to get really expensive here which is a shame because I love them. Olive oil from Europe is going to get really expensive as well as imported liquors. I just hope that in the end it will bring reindustrialization back to all of our contries.
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E' un bel casino davvero, speriamo che la percentuale di questi dazi sia la più contenuta possibile...
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Credit: minopoly
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