Gaming vs. TikTok

“Il vero rivale di Xbox non è PlayStation, ma TikTok”, queste sono le incredibili parole di Satya Nadela, CEO di Microsoft, (che tanto ci fa penare con questo Windows), che identifica un grande shift nel modo di passare il tempo delle nuove generazioni: infatti, da vari studi sembra che il mondo del gaming stia perdendo terreno, a discapito del Doom Scrolling, ovvero del mettersi seduto o sdraiato a guardare video shorts, uno dopo l'altro, quasi spengendo il cervello a suon di video di qualche decina di secondi ciascuno.
È divertente, perchè mi ricordo che quando ero ragazzo io e giocavamo ai video games, ci veniva rimproverato dai genitori che " quei giochi ti bruceranno il cervello, vai a leggere o a fare i compiti invece di perdere tempo!".
E invece, oggi, il videogiocare, soprattutto i vecchi gioco del passato, è diventato un vero e proprio hobby, come in passato si poteva considerare la falegnameria o il giardinaggio, il mondo del Retro Gaming richiama ogni anno sempre più appassionati, che, nel mondo di oggi dove tutto è digitale e in abbonamento, vogliono ricomprare le vecchi consolle fisiche di un tempo, con i vecchi giochi di "proprietà", quelli che li compri una volta e sono tuoi per sempre, senza abbonamenti mensili o annuali !
La mia generazione ha vissuto , negli anni 90, le famosissime "Console Wars", in cui la Nintendo, con lo Snes, e la Sega, con il Genesis, se la davano di santa ragione per conquistare il mercato dei videogiochi a 16 Bit, quelli con le cartucce di plastica da infilare nella console, e che oggi sembrano una tecnologia arcaica: è desolante constatare che oggi la sfida , invece, è tra il giocare un gioco iper-realistico con requisiti hardware stratosferici e abbonamenti da pagare, oppure stare davanti ad un telefono a guardare video di gattini e di gente che fa le reactions su TikTok o Youtube Shorts.
Il problema più profondo, tuttavia, è l’erosione dell’attenzione causata dai social e dai contenuti brevi:Le nuove generazioni trascorrono ore su video da 30 secondi, più immediati e gratificanti di un gioco complesso da 60 ore. Questa “dopamine war” sta rendendo i videogiochi tradizionali meno appetibili, perché richiedono tempo, concentrazione e impegno emotivo.
I grandi studios di gaming, ormai da anni, non sanno che pesci pigliare, con giochi che costano decine , e certe volte migliaia di dollari, ,a con il grandissimo rischio di finire con un buco nell'acqua: questo modello è diventato altamente rischioso, se un singolo gioco da 200-300 milioni floppa, può far crollare un intero studio.
Però, adesso , ci sono meno soldi da spendere, sia nel gaming che nell'economia globale, e quindi gli studios ora, devono fare di più con meno risorse.
Si moltiplicano i licenziamenti e i progetti cancellati: Amazon ha tagliato migliaia di posti nel settore gaming, Microsoft ha ridotto interi team di sviluppo e Sony ha sospeso diversi progetti. L’industria entra così in modalità difensiva, con margini ridotti e rischi sempre più alti.
La Rockstar, produttrice di una delle saghe più famose, quelli di GTA, sta giocando di astuzia, posticipando sempre più in là l'uscita del tanto atteso GTA VI: La nuova data di uscita ufficiale è il 19 novembre 2026, su PS5 e Xbox Series X/S (niente PC al lancio, come confermato dal sito Rockstar), dicono per "rifinire il gioco al livello di qualità che vi aspettate e meritate", come spiegato nei canali ufficiali di Rockstar.
Insomma, anche il Gaming , come tutti gli altri settori del resto, sembra essere entrato in un periodo di grande crisi, non solo di profitti, ma anche esistenziale: riusciranno i videogiochi del futuro a divertire le nuove generazioni abbastanza da scollarli dallo schermo di TikTok e affini?
Grazie dell'attenzione e alla prossima.
Immagine realizzata con Grok
Those videos are a true waste of time and your brain. The problem is they are much cheaper than gaming and the dopamine rush in immediate and free. I think the only way to peel them back is to get rid of the models that require months and yearly passes and focus on one time purchases that actually work and don't need continual patches to fix the multiple errors they were too busy to fix while building the game. They figure, we can always patch it later. Talk about lack of quality control...
Tik Tok is a dangerous addiction, much like all social media. Only the ones who are getting addicted are the very young kids, and that's wrong...
I think everything is slowly collapsing, and gaming is no exception, some of these studios became super woke and tried pushing their agenda in the games, flopping out on revenues because nobody wanted to play their woke gameplay.
Ehi, hai ragione, a volte mi capita di usare TikTok e il tempo vola senza che me ne accorga, ma poi mi riprendo e penso: "Wow, cosa ci faccio qui invece di fare i compiti o pubblicare qualcosa di utile su Hive?"
Un po' di svago ci vuole sempre, ma l'importante è non perdere troppe ore della giornata a non fare nulla.
Diciamo che i videogiochi moderni ormai sono tutti sempre la solita solfa... Fifa, cod, gta, ecc è sempre il solito ma con grafica diversa, alla lunga scoccia... Io sono cresciuto con C&C, castel wolfenstein, quake, ecc giochi che ti prendevano, adesso sinceramente non c'è granché... Gli shorts e i reels comunque sono pura merda, le reaction poi il peggio del peggio, video fatti apposta in quel modo, totalmente non naturali solo per far views... E la gente li guarda, che spreco di vita
Infatti, io faccio un po' di retro gaming quando mi capita, ma non ho tanta voglia di spendere soldi e tempo per queste mega produzioni da centinaia di milioni di dollari che alla fine non sono neanche troppo divertenti.
TikTok e "quelle cose" che dovrebbero chiamarsi reel sono davvero una droga per un casino di persone, io mi incanterò a giochi di guadagno, ma veder passare gente di ogni età su questi video short a ripetizione è allucinante, uno dopo l'altro, così, e giù musiche martellanti e altro ancora, con me personalmente ne fanno poca di strada, mai iscritto a Instagram e uscito, con grandissimo piacere, da Facebook nell'agosto del 2018...
TikTok e Intagram non ci sono mai entrato, Facebook decenni fa e sono scappato a gambe elevate.