RE: My Adventure in Golem Overlord: is the end of GO??? (ENG/ITA)

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Questi giochi sono solo schemi Ponzi, quindi è naturale che vadano ad esaurirsi. Secondo me lo è anche Splinterlands, in maniera molto più sofisticata. Non ha una struttura piramidale, come i tradizionali schemi Ponzi, ma, potremo dire multidimensionale, geometricamente parlando. Ma sempre schema Ponzi è. Non fa altro che redistribuire una parte dei soldi che incassa ai giocatori che credono di poter guadagnare dal sistema, non rendendosi conto che in relatà stanno pagando per giocare. Come tutti gli schemi Ponzi i primi che entrano riescono anche ad ottenere un profitto, a volte anche consistente. Ma finché non troveranno il modo di ottenere entrate diverse da quelle dei giocatori non potrà che rimanere così.



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Grazie Garlet per il commento! Hai sollevato un punto interessante, e sono d'accordo con te sul fatto che questi giochi reggono finché i giocatori continuano a comprare, ma penso che ci siano delle differenze sostanziali tra i vari progetti.

Sicuramente, come dici tu, il modello di business di molti giochi blockchain dipende in gran parte dagli introiti portati dai giocatori, che comprano asset digitali per partecipare al gioco e sperano di guadagnare attraverso la loro attività. Però, c’è modo e modo di fare. La serietà di un progetto si vede non solo dalla sostenibilità economica, ma anche dalla qualità e dall’evoluzione del sistema di gioco che viene proposto.

Prendiamo Splinterlands come esempio. Nonostante il modello di guadagno sia basato in parte sugli acquisti dei giocatori, il team di Splinterlands ha fatto un grande lavoro nell'innovare costantemente il gioco, creando un vero e proprio sistema strategico che premia le abilità dei giocatori. Le dinamiche di gioco sono complesse e richiedono una pianificazione e una conoscenza approfondita, che vanno ben oltre la semplice partecipazione. Inoltre, Splinterlands ha diversificato le sue fonti di reddito, integrando nuovi formati di gioco, competizioni, e incentivando l’attività della comunità attraverso airdrop, staking e altre iniziative.

D’altro canto, la situazione di Golem Overlord è un po' diversa. Il creatore ha dichiarato apertamente, come se fosse una banalità, che il gioco durerà solo finché si autososterrà, senza fare nulla per coltivare o espandere il progetto. Questo tipo di approccio non lascia molto spazio per la speranza di evoluzione a lungo termine, e a mio avviso non dà la stessa sensazione di impegno che si vede in progetti come Splinterlands. Quando un creatore di un gioco riduce le sue ambizioni a "finché va avanti" e non investe in aggiornamenti, marketing, e sviluppo, significa che non sta costruendo qualcosa che può crescere nel tempo. Come dici giustamente, alla fine il gioco dipende da quanto i giocatori sono disposti a comprare, ma senza un impegno continuo nella qualità del gioco, il rischio che il progetto diventi insostenibile è elevato.

Un gioco di successo, secondo me, non si limita a far "girare" il denaro tra i partecipanti, ma costruisce un ecosistema dove i giocatori si sentono ricompensati per le loro abilità e il loro impegno. Questo è ciò che manca in progetti che non investono nel loro sviluppo a lungo termine. Finché il gioco non offre un valore tangibile, ma si limita a redistribuire denaro, diventa davvero difficile giustificare un coinvolgimento a lungo termine.

In sintesi, anche se i giochi come Splinterlands e Golem Overlord partono da una base simile, c'è una grande differenza nella loro visione e gestione. La qualità, l’innovazione e la costruzione di una comunità attiva sono gli elementi che distinguono un gioco serio e promettente da uno che è destinato a essere solo un "sistema che si autosostiene" finché dura.

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Sul diverso livello qualitativo non ci sono sicuramente paragoni: Splinterlands è probabilmente il miglior gioco basato su blockchain in assoluto, figurando bene anche nel mondo dei giochi web based tradizionali; GO non lo conosco nei dettagli ma è sicuramente molto al di sotto.

In questo conta molto il budget disponibile fin dall'inizio e la numerosità e la competenza del team di sviluppo. Splinterlands si è giovato fin dalla nascita di una montagna di soldi molto molto superiore a quella di tutti gli altri giochi messi insieme. Ancora oggi molti dei suoi problemi dipendono dagli investitori iniziali che hanno speso capitali e messo in piedi migliaia di BOT per rientrare dall'investimento spremendo le risorse del gioco e lasciando briciole agli altri, in particolar modo ai nuovi giocatori che se non spendono molti soldi non possono praticamente competere. Oggi per giocare a Splinterlands in maniera decente occorre spendere molte centinaia di dollari almeno.

GO invece penso sia un gioco sviluppato da un singolo sviluppatore, che alla lunga non traendone abbastanza da vivere è normale che si stanchi e lo lasci. Accade anche nei giochi non basati su blockchain, dove questa categoria di giochi si chiama "Solo dev game" o "Solo indie game". Difficilmente la loro vita è superiore ad uno o due anni. Se dopo questo arco temporale il gioco non cresce abbastanza da permettere la nascita di un team di sviluppo strutturato chiude i battenti.

Tutto ciò però non cambia rispetto al discorso Schema Ponzi. Splinterlands è un gioco magnifico ma poiché ha puntato tutto su un insostenibile play&earn ha attirato una gran parte di giocatori interessati solo al guadagno e non al divertimento. Che neanche giocano davvero, ma usano BOT. Ed è questo che lo ha trasformato in uno schema Ponzi, molto strutturato ed articolato ma sempre schema Ponzi. Anche Splinterlands smetterà di esistere quando non si sosterrà più, ma grazie alla struttura ed alle competenze ed alla mole di soldi che ha raccolto e raccoglie tutt'ora (ricordiamo che ora è sovvenzionato anche dalla Proposal) durerà di più. Ma non è vero che ha differenziato le entrate. Ha solo moltiplicato le occasioni di raccogliere soldi da investitori/giocatori: le sue entrate sono sempre e solo quelle. E trattenutane una buona parte per lo sviluppo distribuisce il resto ai giocatori. Rimanendo uno schema Ponzi, che si sostiene solo dall'afflusso di nuovi giocatori. Tutti i tentativi di differenziare veramente le entrate sono finora falliti o estremamente marginali. Ha anche avuto la fortuna di nascere prima di una bull run delle crittovalute che gli ha dato molto sprint iniziale.

Quindi sul piano della qualità hai pienamente ragione: non ci sono paragoni tra i due giochi. Ma sul piano della "politica commerciale" sono più o meno tutti uguali i giochi basati su blockchain per il momento. Un gioco deve incassare perché la gente paga per divertirsi, ma se si guarda l'aspetto play&earn per ora sono tutti simili: schemi Ponzi.

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I get what you are saying but is it really a Ponzi scheme?
I never saw the game own or developers claiming that you could make money from this game, or if they did I was not aware of it.
The people put out there that there was money to be made were the players themselves that were making money from the game.
Games themselves cost money to make add into that continued costs like server costs to keep them running the game is always going to need people making purchases to keep them running. Either that or the owner has to continually spend money so that we can play the game and no one is going to do that forever.

I personally don't think this particular game was a Ponzi scheme but rather became unsustainable.

The real issue is people play these games with the idea that it will make them rich or at least make them money. whilst yes you can make money playing that is not the main goal of the developer, their main goal is to make a game that people enjoy playing. this i believe is the reason most blockchain games die as we as users/players have a different goal to the developers. If you look at traditional games you buy a game for $100 or more from the shop it is a finished version (no updates ever) but you pay for it as you want to play to have fun. the game developer made it with this in mind. both are happy if the game is popular as the developer makes money and the customer has a game that they can talk about with their friends and enjoy playing.

Will web 3 games ever be thought of as anything other then a way to make money? I hope so.

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The game has always been promoted as a play&earn. This makes it a Ponzi scheme. Because obviously only a small part of the players can earn and practically only among the first players. Those who start playing today will never be able to earn from the game, even if it still promotes itself as play&earn.

You're right: a game must have players willing to pay to have fun. Is Splinterlands like that? I don't think so: the majority of players of a certain level don't even really play but use BOTs. Where's the fun?

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Yes I agree some do not play to have fun. They are merely looking to make money and will resort to bots to get that. It is sad as it take possible profits from those that play without them.

You can still play to earn though. you just don't get much for what you sell, but i do get what you mean there is always a few players that manage to make money early in the game and the rest get very little back and would lose money on it if they saw it as an investment.

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Ciao caro @garlet, ci siamo già confrontati su questo punto in passato.
Secondo me è tecnicamente sbagliato definire un gioco web3 uno schema ponzi.

Lo sarebbe se chi crea il gioco dicesse gioca e diventi ricco oppure se dicesse gioca e otterrai un profitto sicuro.

Non mi sembra che nessuno faccia o abbia fatto questo.

Se giochi a Pokémon paghi per giocare e non guadagni ma Pokémon non è un ponzi è un gioco
Se giochi a Splinterlands paghi per giocare (spellbook e carte e tokens) ma allo stesso tempo guadagni tokens e puoi vendere gli NFT = play to earn

Play to earn è un gioco e anche un vantaggio per i giocatori e non è uno schema ponzi.

Secondo me assimili play to earn = gioca e guadagna a play to profit = gioca e fai profitto (assimilabile a un Ponzi).

Nessun play to earn è uno schema ponzi, è un gioco in cui è possibile investire e come tutti gli investimenti ha fattori di rischio da considerare che per un gioco creato da un unico sviluppatore sono oggettivamente molto più alti

Un abbraccio

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Ciao @libertycrypto27, non sono io ad assimilare "play to earn" a "play to profit", visto che infatti ho sempre sostenuto all'inizio che avrei giocato anche pagando perché il gioco mi piaceva molto e pur consapevole che il profitto si sarebbe sgonfiato non ho praticamente venduto nulla (lo penso continuamente anche ora per approfittare dell'hipe, ma poi non lo faccio mai), ma la massa dei giocatori, che entra non per giocare ma per guadagnare.

E sono esattamente i giocatori che Splinterlands attira e cerca, perché gli servono quelli che sperando di guadagnare invece perdono. Splinterlands ha sempre spinto molto sul concetto play&earn proprio per attirare "investitori" e non giocatori facendo finta poi di stupirsi che questi portano fuori "il profitto" ottenuto rendendo il sistema insostenibile. E quindi intervenendo poi per rendere sempre più difficile loro estrarre profitto.

E' per questo che Splinterlands è infestata da BOT, che tanti osteggi. Come dici spesso chi usa BOT non gioca per divertirsi (che divertimento potrebbe esserci, se non quello di veder aumentare i propri profitti). Non parlo neanche di chi ha un BOT, ma del vero problema: chi ha centinaia di BOT, che assorbono praticamente tutte le risorse del gioco (critto, carte, asset vari) e che se abbandonassero perché non ne traggono più profitto ribalterebbero il sistema che colerebbe a picco. Splinterlands ha attirato e concesso questo fin dall'inizio perché ha intascato profitti da essi, ma ora ne è ingolfato e si è posta in una situazione che si potrebbe definire "ricattabile".

E' tutto ciò che rende Splinterlands uno schema Ponzi, anche perché finora non ha cercato altre fonti di entrata, o quando l'ha fatto si è trattato di fallimenti o situazioni sostanzialmente marginali. BOT e struttura Ponzi sono fenomeni strettamente legati. Come a volte ho detto non so quanto gli sviluppatori lo abbiano fatto consapevolmente e quanto presi da un eccesso di fiducia (alimentata anche dal momento particolarmente favorevole per via della bull run) ma hanno reso il gioco quello che sostanzialmente è: uno schema Ponzi.

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Caro @garlet come sempre mi piace confrontarmi con te e in particolare quando non siamo in accordo :)
Io la vedo così:
In uno schema Ponzi:

  • c'è una promessa di guadagno/profitto certo
  • i primi investitori vengono pagati grazie ai nuovi investitori
  • non c'è una attitivà/prodotto reale, è lo schema il prodotto

Su Splinterlands:

  • non ci sono mai state promesse di guadagni reali
  • c'è un gameplay reale e asset NFT utilizzabili e scambiabili
  • i ricavi di Splinterlands derivano da vendita di carte, ecc. ecc. e non promesse di profitto

Sugli errori e scelte sbagliate passate, bot in primis, mi trovi d'accordo ma se per te Splinterlands è un Ponzi perchè:

  • molti ci sono entrati per guadagnare
  • l’economia ha avuto e ha dei punti critici
  • ci sono BOT che estraggono valore

...allora dovremmo definire ponzi tantissimi progetti, giochi e aziende non solo web3 ma anche web2 e tutti quei progetti che cercano o vivono per effetto di flussi di entrata.
Secondo me la definizione tecnica conta e in questo senso Splinterlands non è un Ponzi anche se può contenere alcune dinamiche che ricordano o richiamano alcuni aspetti di uno schema ponzi.

Per me Ponzi è una cosa e Splinterlands è totalmente un'altra non lo dico io ma la definizione di Ponzi, quindi per me usi il termine ponzi in modo tecnicamente sbagliato e soggettivo ampliandolo troppo perchè qualunque progetto incentrato sul guadagno non è un Ponzi per questo motivo.
Ad esempio tu mi avevi accennato ad un progetto su Hive che poteva essere utile ad Hive ma che era molto incentrato sul guadagno come attrattiva... questo vuol dire che vuoi creare un Ponzi in base a quello che mi hai scritto nel commento? Secondo me no

Quindi in base alla definizione di Ponzi non vedo quello che vedi tu ma come sempre ti ringrazio di questo confronto ;)
Un abbraccio

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Caro @libertycrypto27, come dico sempre è proprio quando si incontrano e confrontano idee diverse che c'è l'opportunità di crescere.

Una cosa voglio chiarire prima di tutto, anche perché ci tengo sinceramente. Non dico che gli sviluppatori di Splinterlands abbiano volutamente messo in piedi uno schema Ponzi. Non lo dico perché sinceramente non lo penso, e se a volte può sembrare mi dispiace. Al 99% penso che ciò sia avvenuto in modo involontario. Ma l'infausta scelta di permettere multiplayer e soprattutto BOT è stata alla base della trasformazione da gioco a schema Ponzi. Sia multiplayer che BOT sono stati concessi per aumentare le entrate iniziali e finanziarne la crescita. Ed i BOT sono entrati solo perché c'era la visione di Splinterlands come un investimento: quindi oggi metto 100 e domani trarrò almeno 101 e continuerò a trarre ricavo finché sta in piedi. E tutte le politiche commerciali (rientrano in questa definizione tutte le scelte strategiche di sviluppo, compresa quella di non creare una modalità apposita per i BOT) non fanno altro che spingerlo sempre più ad essere uno schema Ponzi (anche se capisco che ciò avvenga per una sorta di "ricatto"). Come ti ho scritto altre volte Splinterlands dovrebbe abbandonare il modello attuale e passare ad un modello freemium; alcuni passi in questa direzione li ha anche intrapresi ma sempre con molta timidezza, probabilmente perché non reggerebbe una transizione più veloce.

Capisco che Splinterlands non calzi in pieno con la definizione tecnica di schema Ponzi, ma non ci sono altre definizioni che possono descriverlo. E' un po' come dire che le crittovalute non sono denaro. Occorrerebbe aggiornare la definizione di schema Ponzi o crearne una nuova. Lo schema Ponzi è piramidale, invece io sempre definisco Splinterlands come uno schema Ponzi multidimensionale. Ma nella sostanza è la stessa cosa: la gente entra e mette soldi per guadagnare, i primi guadagnano effettivamente perché la base utenti cresce, man mano per mantenersi in piedi devono entrare sempre più nuovi utenti, quando ciò è impossibile si comincia a rendere difficile estrarre soldi agli utenti esistenti, incentivando a lasciarli allettandoli con nuovi guadagni maggiori futuri o proprio ostacolandone l'uscita.

In tutta sincerità, secondo te, quanti sono i giocatori che partecipano a Splinterlands per il divertimento? Per me al massimo il 5%. E Splinterlands, per un verso anche giustamente, ha sempre incentivato il restante 95%, cioè gli investitori che vogliono estrarre profitto. Che, poiché in sostanza non ci sono altre entrate, deve venire da altri giocatori. Come definire un sistema in cui il 5% dei partecipanti finanzia oltre allo sviluppo, il restante 95%?

Quanto al mio progetto, se mai riuscirò a fargli vedere la luce, in realtà non è uno schema Ponzi perché alle persone non chiederò mai neanche un centesimo per partecipare, visto che potrà farlo totalmente gratuitamente, avendo solo un account Hive (per questo ti dicevo che avrebbe anche un potente effetto onboarding).

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Caro @garlet

come dico sempre è proprio quando si incontrano e confrontano idee diverse che c'è l'opportunità di crescere.

Qui sottoscrivo ogni parola che hai scritto :)

Sulla restante parte mi trovi d'accordo sugli errori fatti da Splinterlands ma sul termine Ponzi anche Ponzi multidimensionale continuo a pensare che quando usi il termine Ponzi stai facendo una forzatura concettuale.

E' come dire che la mela è una pera perchè ha i semi...

Il termine Ponzi identifica uno schema che ha elementi ben precisi e anche ampliandoli molto non penso possa applicarsi a Splinterlands anche considerando le tue argomentazioni. In uno schema Ponzi il 100% dei partecipanti lo fa per guadagnare e nello schema non c'è una sottostante/gioco/progetto.

Come definire un sistema in cui il 5% dei partecipanti finanzia oltre allo sviluppo, il restante 95%?

Come un progetto econonomicamente fragile ma non come un ponzi

Io sono la dimostrazione vivente che Splinterlands non è un Ponzi:

  • gioco manualmente da anni perchè mi diverto
  • sono in forte profitto perchè ho fatto delle scelte giuste come ad esempio non partecipare alla prevendita Chaos Legion, vendere le carte che uscivano dal modern, ecc. ecc.
  • ho fatto anche scelte sbagliate come non vendere i miei assets durante la bull run ma ero davvero poco esperto delle dinamiche collegate ai giochi
  • anche se sono entrato da molto tempo se avessi acquistato carte Chaos Legion quando costavano tanto sarei in perdita e invece non lo sono = il mio profitto è frutto più delle mie scelte che del fatto di essere entrato prima di altri.
  • nel mio test nel Modern e prima che i prezzi degli affitti diventassero alti come oggi ho dimostrato che un nuovo giocatore poteva giocare nel Modern manualmente anche partendo da 0 e fare un piccolo profitto utilizzando solo il noleggio perchè il profitto che ho ottenuto giocando avrebbe coperto anche il noleggio dei token SPS.

Se splinterlands fosse stato un ponzi sarebbe già imploso e invece dopo 6 anni è ancora in vita...

Cmq al di là delle nostre opinioni contrastanti sul termine Ponzi per il tuo progetto ti auguro il meglio e se vorrai la mia opinione/consiglio sarò felice di esserti d'aiuto ;)

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