Book Review - Michelangelo di Simmel

Michelangelo che scolpisce la vita oltre ogni dualità. Nelle sue sculture corpo, anima e movimento sono indissolubilmente legate. Le sue sculture 'sono', non 'rappresentano', non emulano nulla, sono vita oltre ogni essere e non essere. Michelangelo che si 'limitava' a cesellare il blocco di marmo che conteneva già l'opera e andava solo liberata dal superfluo. Le sue figure sedute o sdraiate sono apparentemente calme, in contrasto con i moti dell'anima e sono la sintesi di un conflitto tutto umano tra spinta gravitazionale verso il basso, verso la dimensione terrena e attrazione trascendentale verso le altezze dello spirito, a cui l'anima sempre tende.

Dalla continua lotta scaturisce la vita. Il fine ultimo dell'attività creativa di Michelangelo era trovare la redenzione e la perfezione nella sfera del visibile e della vita stessa. Allorquando si renderà conto dell'impossibilità di raggiungere tale stato, la crisi umana e artistica porterà l'uomo e l'artista ad abbandonare la figuratività in favore della più incorporea poesia.

Simmel, filosofo di transizione, che ha aperto alcuni varchi nel pensiero filosofico, pur non tracciando vere e proprie strade, analizza il fenomeno Michelangelo al di là del contesto storico e artistico ma come 'categoria' unica, irripetibile e a sé stante. Il Michelangelo di Simmel è un artista e artigiano capace di scolpire la condizione tragica dell'uomo, costantemente e perennemente in tensione tra due forze uguali e contrarie: quella umana e mortale e quella divina e spirituale. In questo modo le sue sculture dialogano oltre ogni tempo e al di là di ogni collocazione perché svelano nella forma ciò che forma non ha, nel visibile l'invisibile, nella materia, lo spirito.

Simmel ci offre un altro modo di leggere la storia dell'arte e la storia dell'uomo, aprendo quesiti esistenziali che non trovano risposte se non in altre domande. La philosophía in senso stretto, l'amore per la sapienza.