Contest Unto&Bisunto 26 - Le mie canzoni preferite

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Con piacere partecipo al contest di Unto&Bisunto "Quali sono le canzoni che hanno accompagnato la vostra vita?".

(tracce di un vinile realizzata invertendo obiettivo 28mm con macchina fotografica analogica Nikon FE2, e scie di stelle nel cielo stellato del Karakorum)

Beh, è alquanto difficile elencare tutte le melodie che hanno accompagnato ed accompagnano la mia vita, ci provo lo stesso, sapendo di non essere esaustivo.
Racconterò le emozioni suscitate da ogni canzone, che alle volte ricalcano le emozioni che l'artista voleva trasmettere, altre volte esulano dal loro significato originario, perchè penso che le opere d'arte, una volta create, non appartengano più alla persona che le ha composte, ma appartengano a tutto il mondo, a tutti noi, ed ognuno ci ritrova un sentimento universale, o porta alla luce una parte di noi che stava nell'ombra.
La musica per me è la porta di accesso privilegiata all'anima, e devo dire che per ogni canzone in elenco (e mi spiace per quelle che non ho elencato), c'è sempre una forte sensazione che le accompagna, è come rileggere un diario intimo, fatto di introspezione, memorie, luoghi sicuri.
La musica è il luogo dove l'anima respira, fuori dal tempo.

Partiamo dalla prima. Una canzone di circa trent'anni fa, o più. Con questa ho voluto fare un esperimento, come per la Madeleine di Proust. L'ho ascoltata molte volte durante la mia adolescenza, e ad un certo punto ho smesso improvvisamente di farlo. La musica, come i suoni ed i sapori, sono i sensi più antichi che abbiamo a livello evolutivo, e riascoltarli, come per Proust il gusto della Madeleine, riporta alla luce, intatti, ricordi antichi del periodo passato, molto più in profondità di quanto non faccia ad esempio la vista, che è un senso più recente, ma che non si lega e non fa rivivere con lo stesso spessore le memorie antiche.
Ecco, questa è la canzone, ogni tanto ne ascolto l'inizio, ma non l'ho mai riascoltata per intero negli ultimi decenni, aspetto ancora un po', voglio sperimentare quanto è duratura la nostra memoria, quanto a lungo pezzi di noi possano rimanere intatti, come cristalli compattati e plasmati dalla forza erosiva della vita, che non smetteranno mai di perdere la loro brillantezza e trasparenza:
Depeche Mode - Waiting for the night

Passiamo al secondo brano, tratto dall'album Heligoland dei Massive Attack. Questo album prende il nome dall'isola tedesca nel mare del nord, Helgoland (letteralmente 'terra sacra').
Nella notte fra il 15 e il 16 giugno 1925 il fisico teorico Werner Heisenberg, che per curare una febbre da fieno si trovava su quest'isola, compì un passo cruciale sulla via della formulazione della meccanica quantistica. Le sue parole: “In Helgoland ci fu un momento in cui mi venne come una illuminazione, quando vidi che l’energia era costante nel tempo. Era piuttosto tardi di notte. Eseguii i calcoli piuttosto complicati e tutto tornava. Quindi salii su uno scoglio e vidi il sorgere del sole; ed ero felice.”.
Come fisico teorico non posso non risentire in questo ritmo la nascita di una nuova visione del mondo, una visione rivoluzionaria, che tocca le corde profonde di come l'universo funziona, del mistero delle leggi fisiche fondamentali, con i loro meccanismi oscuri, fuori dalla logica comune. Mi immagino quel sole che sorgeva, che gettava una luce nuova sul mondo, un nuovo passo verso una verità che non potremmo mai comprendere del tutto, ma della quale possiamo presagire il sapore.
Massive Attack - Paradise Circus

Terzo brano. Deep Blue Day. Tratta dalla colonna sonora di Trainspotting, e non solo. Una musica delicata, dal sapore hawaiano, piuttosto intimista. E' stata scelta per la scena dove il protagonista si cala dentro una latrina, che diventa un oceano, per ritrovare una supposta di droga che per sbaglio è finita nello scarico. A parte l'associazione assurda tra gli stili fortemente evocativi della canzone e la scena surreale, questa musica è anche la colonna sonora del documentario dello sbarco sulla luna: 'For All Mankind' di Al Reinert, dove spezzoni di filmato della Nasa sono stati composti in maniera estremamente poetica, lasciando da parte l'eroismo e la retorica, e dando maggior rilievo alla poesia. Mi sono sempre chiesto perchè non hanno mandato degli artisti lassù: al loro ritorno avrebbero creato opere d'arte uniche, e forse avrebbero trovato le parole giuste per descrivere un'esperienza mai vissuta prima da essere umano. Gli stessi freddi ingegneri che esploravano il suolo lunare, sentivano lassù di essere osservati da, testuali parole, un amore invisibile (unseeing love).
Brain Eno - Deep Blue Day

Quarto brano. Bellamore di Riccardo Sinigallia. Immagini calde e soffuse, un viaggio nella sostanza dell'amore, la ricerca di un amore impossibile, quando le ferite chiudono il cuore in una scatola chiusa. L'ardimento di scoprire il modo di riaprire questo scrigno, l'irrazionalità, la potenza e le contraddizioni dell'anima umana, "un amore che torna, un amore che va via". Il sax finale dà i brividi, ci fa toccare altri universi.
Riccardo Sinigallia - Bellamore

Quinta canzone. Uno dei capolavori dei Pink Floyd, ancora più bello dal vivo. Temi universali. Noi e loro (Us and them). Parla della guerra, della pace, di separazioni, di quel filo sottile che dovrebbe unirci tutti, molto spesso spezzato dalla follia umana.
"And who knows which is which, And who is who".
La pace nasce quando riusciamo a vestire gli abiti dell'altro, e capire che esiste solo un Noi.
Pink Floyd - Us and Them (Live)

Sesta canzone: Anlayze. Cantata dal vivo da Thom Yorke. C'è tutta la sua profondità, la consapevolezza che la nostra interiorità è irrazionale (sentite anche le lievi dissonanze), e che più cerchiamo di capire noi stessi e gli altri, e più la comprensione si allontana. Con queste note respiriamo il mistero che ci abita, da accogliere, da far fiorire.
RadioHead - Analyze

Settima canzone. L'ombra della luce di Franco Battiato. Più densa e pura di altri suoi capolavori. Noi non potremmo mai vedere Dio, possiamo solo accedere alla sua ombra. Le nostre esperienze più profonde sono niente in confronto all'essenza di Dio, un Dio che non è patriarca, ma presenza amorevole, alla quali abbandonarsi. Ps: Einstein diceva che la luce (intesa come fotoni) è l'ombra di Dio.
Franco Battiato - L'ombra della luce

Ottava canzone. Amo gli M83, ma questa canzone supera la loro stessa arte. Ascoltate la profondità del suono, il contrasto tra le note alte e quelle basse, che creano un insieme armonioso ed abissale. L'ho scelta per il mio video sull'aurora boreale: le tracce e le trame disegnate dal vento solare fluivano con la stessa armoniosa bellezza di questa melodia, ed il finale sottile e sospeso esprime del tutto la precarietà di questa bellezza effimera e solenne.
M83 - Solitude

Nona canzone. Ricorda il mio viaggio nelle regioni del Karakorum, tra vette inviolate, dove si celano quattro montagne di ottomila metri, dove il paesaggio è radioso, oscuro, penetrante, grandioso, ostile, buca l'anima. Mi ricorda un posto non creato per l'uomo, e chi accede a questo regno di luci ed ombre lo fa a suo rischio e pericolo, ma val la pena, perchè è come vivere un sogno, che cambia la forma dell'anima e la predisposizione alla vita.
Musica potente, che ho ascoltato centinaia di volte, perchè è stata e sarà la colonna sonora della mia mostra fotografica sul Karakorum.
ISON - ISAE

Decima canzone. Amo Ezio Bosso. La sua persona (purtroppo mancata), la sua musica, la sua umiltà, il suo trasfigurare la sofferenza (era malato di sclerosi), la sua vita che ha vinto la malattia.
Lascio parlare lui:
"C’è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze. Sono le dodici in cui lasceremo qualcosa di noi, che ci ricorderanno. Dodici sono le stanze che ricorderemo quando passeremo l’ultima. Nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare." (citazione tratta da: https://www.greenme.it/salute-e-alimentazione/psicologia/ezio-bosso-teoria-12-stanze/)
Ezio Bosso - Rain, In Your Black Eyes

Undicesima canzone. Super Supersymmetry è una teoria fisica che prevede che per ogni particella elementare esiste un suo partner invisibile (probabile costituente della materia oscura?). Mi piace il ritmo, in qualche modo anche qui si tenta di esplorare un mondo invisibile, del quale abbiamo prova della sua esistenza, ma che non interagisce con il nostro mondo se non per l'attrazione gravitazionale.
Arcade Fire - Super Supersymmetry

Dodicesima canzone. La leggerezza del volo, l'armonia cosmica. La ascoltavo al mare in Sardegna da bambini, la ascoltavamo su un registratore a cassette portatile, sulla mitica Ford Escort gialla di mio padre, e mi riporta sempre là, sotto quei cieli azzurri, senza i pensieri pesanti della vita adulta, con gli occhi lucidi. Sento il caldo della sabbia sotto i piedi nudi, i Nuraghi, l'attesa del caldo imbrunire, presagio di un futuro illimitato.
Profondità e leggerezza insieme. Negli stormi ho sempre pensato che ci siano messaggi oscuri, rapidi movimenti di ali come sillabe, traiettorie come verbi da decifrare, pensieri di libertà.
Franco Battiato - Gli uccelli.

Tredicesima canzone. Struggente. Va ascoltata insieme al video. Il tempo che passa, le persone care che invecchiano, la memoria che svanisce inesorabile, e la voglia di non sprecare il nostro prezioso tempo su questa terra.
Muse - Exogenesis Symphony Part III - HD - Redemption

Quattordicesima canzone. Questa musica l'ho scelta per le mie fotografie della nebbia, una selezione della più evocative. Il ritmo denso è ideale per suggerire l'aura di mistero che avvolge i miei scatti, e c'è una sola parola che esprime quello che mi suscita: incanto. Incanto per la bellezza del creato.
Sebastian Plano - Music at the Funkhaus

Quindicesima canzone. Ritmo travolgente, mi ricorda le onde del mare che incessantemente colpiscono la scogliera, così come le nostre passioni più travolgenti erodono le nostre abitudini, trasformandosi in arte.
Slowdive - In Mind

Sedicesima canzone. Un omaggio al grande Fabrizio De André. Stufo di richieste insistenti di suonare canzoni mentre era ad una festa con amici, decise di ubriacarsi, e quando tornò a casa, si chiuse nel garage, ed in una notte scrisse testo e musica di questa canzone. Il testo parla della fragilità delle relazioni umani, e dell'importanza di mantenere dei rapporti di amicizia, in questa vita difficile ma bellissima, come 'attraversare litri e litri di corallo'.
Fabrizio De André - Amico fragile

Se siete arrivati fin qua a leggere, vi ringrazio dell'ascolto.



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Che lussuosa scelta musicale ci avete offerto!
Nel caso dei Pink Floyd, sono la mia band preferita!
Bravo per averla portata!
Grazie per la condivisione!

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Bhe sono parecchie 😅 però apprezzo i tuoi gusti lontani dalle "cose" moderne

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Grazie. Certi capolavori comunque non hanno tempo, non si può attribuire loro un'epoca.

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O è un modo gentile per dire che sono 'vecchio'? Ah ah

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Hahaha non è detto, ci sono giovani a cui piace la musica classica

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Esatto... Comunque in generale il modo di cantare che va di moda in questo periodo (quella specie di rap lagnoso) mi infastidisce proprio. Salvo pochi artisti, come Brunoni Sas, Vinicio Capossela... e tanti altri che non sono famosi, ma forse meglio così per loro.

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Ah si non me ne parlare, sembra che stiano rantolando o siano balbuzienti che neanche sanno scandire le parole... La profondità dei testi poi

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Eh già... Senza contare l'autotune.

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Whenever life is sad and troubles are going on, we should listen to the music of our choice in the same way and be alone for some time, it gives us a lot of peace. I will definitely listen to all this music too.

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Non conosco i brani, ma appena avrò tempo ascolterei quantomeno Aurora Borealis e Deep Blue Day (purtroppo mi mancherebbe il tempo per tutte le 16😅).

Noi non potremmo mai vedere Dio, possiamo solo accedere alla sua ombra.
Finchè rimarremo intrappolati in questo mondo così è. Per vedere Dio, per esserne degni (ma chi mai lo è tra gli umani?), solo una volta arrivati dall'altra parte, se qui siamo deceduti nella Sua Grazia, se abbiamo accettato la Sua salvezza, se abbiamo camminato con Lui...senz'altro, gli ingegneri sulla luna, quel che sentivano era la Sua presenza...
!HUG

Ps.: quindi sei laureato in fisica e lavori come fisico? Una delle lauree STEM più difficili fino a dove ne so, complimenti!

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Grazie! E sarebbe già tanto percepirne l'ombra, in questa vita terrena.
Sì, ho una laurea in fisica ma lavoro come informatico.

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Interessante ugualmente. Con le lauree STEM non si resta mai a piedi, specie se matematica e fisica.

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Davvero! Si può fare un po' di tutto.. In ogni caso ora sono appassionato di fotografia, cioè da trent'anni o sono

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Che splendida selezione ricercata! Partiamo in bomba coi Depeche, devo assolutamente approfondire di più perché ogni canzone è un tesoro di ispiraizone per la mia musica. Questa Waiting for the night non l'avevo mai sentita e io adoro come hanno composto una canzone che saremmo abituati ad ascoltare accompagnata da un pianoforte e una chitarra acustica e invece è costruita su un giro di synth e orchestrazioni elettroniche, senza nemmeno un ritmo di batteria. Ispirazione profonda e grande stima per questi innovatori della musica mondiale.

Scorro scorro, penso a quanto Tom Yorke ha una faccia che sembra sempre sul punto di mettersi a piangere 😅 e poi la canzone dei Muse. Proviamo ad ascoltarla dai... maledetto, tu mi vuoi far piangere 😥 che pezzo incredibile. Grazie

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Grazie! La canzone dei Muse è perfetta su quel video, un po' di lacrime sono inevitabili...

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Grazie per questa bella carrellata di brani, molti non li conoscevo ma ho avuto così l'opportunità di ascoltarli. Fra tutti gli artisti che hai presentato ho avuto il privilegio di vederne tre dal vivo. Ezio Bosso fantastico, non potevi descriverlo meglio, Fabrizio De André nel lontano '75 e poi qualche anno prima che ci lasciasse, Franco Battiato in concerto e una seconda volta a Teatro con ampia argomentazione di Attraversando il bardo: sguardi sull'aldilá. Eventi unici e indimenticabili!

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Ti ringrazio! Felice di aver trasmesso qualcosa, e che conosci anche tu questi grandi artisti (ci sarebbero molri altri brani che mi vengono in mente... Tipo i Mum, i Sigur Ros, etc. Etc). De André anch'io ho avuto la fortuna di vederlo in concerto, 'le nuvole' e creuza de ma. Anche Battiato, a Genova. Ezio Bosso purtroppo no...

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Che classe i Massive Attack, il brano che hai inserito non lo ricordavo, ma loro hanno una classe musicale quasi unica. Sono rimasto colpito dal brano di Riccardo Siniglia, mai sentito prima, ma che finezza!! poi il brano ISON di Isae non è musica, è luce! mai sentito prima e sono stato subito catturato dalla dimensione celeste di quel brano. Hai dei gusti musicali pregevoli !STRIDE

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Grazie! Mi fa veramente piacere trasmettere qualcosa. A parte i brani che spopolano, di ogni autore affermato, i miei preferiti sono quasi sempre i brani meno conosciuti, cito come esempio 'Promenade' degli U2 (in 'The unforgettable fire'), una piccola perla molto snobbata (gli esempi sarebbero tantissimi).

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